Foligno, minoranza Pd contro la giunta Mismetti. Oggi vertice del partito, il sindaco contro le “continue angherie”. Rischio rottura
FOLIGNO – La minoranza del Partito democratico di Foligno mette in pericolo la giunta Mismetti e a rischio il futuro della città, creando non poche tensioni nella comunità politica locale e un certo disorientamento fra i cittadini. Da settimane, infatti, l’ala del partito che fa capo all’assessore regionale Vincenzo Riommi sta minacciando la tenuta della maggioranza, che più volte è andata sotto in consiglio comunale proprio grazie ai voti della cosiddetta anima più a sinistra del Pd folignate, che paradossalmente ha votato a favore degli atti presentati dalla minoranza di centrodestra.
Dietro questo comportamento, secondo voci bene informate vicine ai vertici del Partito democratico, non ci sarebbero motivi legati a scelte amministrative vere e proprie – peraltro mai espressi preventivamente all’interno del dibattito in maggioranza – ma una precisa volontà politica: spaccare il partito anche in vista delle elezioni regionali e mettere in crisi la giunta Mismetti per conquistare nuovi spazi e opportunità. In pratica i riommiani, non soddisfatti di una nutrita rappresentanza in consiglio comunale (4 consiglieri: Paolo Gubbini, Michela Materazzi, Elio Graziosi, Moreno Finamonti), di un esponente in Giunta (Maura Franquillo) e della candidatura alle prossime elezioni regionali dell’ex assessore Rita Zampolini, starebbero creando continue occasioni di frattura per avere ancora di più. Forse – riferiscono alcuni esponenti del Pd – una sorta di atterraggio morbido per il loro leader, vista l’imminente scadenza del suo lungo mandato di assessore regionale.
La segretaria del partito, Patrizia Epifani, ha convocato per lunedì 20 aprile, alle 18, un vertice di partito per uscire da questa situazione da molti definita “imbarazzante e pericolosa per la città”. Una riunione che si annuncia infuocata, anche perché il dissenso espresso dai riommiani viene definito “inspiegabile” da quasi tutte le anime del Pd folignate, tanto che sarebbero stati scaricati da pezzi importanti del partito. E mentre la tensione sale, il sindaco Mismetti, che in altre occasioni aveva mostrato un atteggiamento morbido ed espresso parole tese a ricucire in nome del senso della responsabilità, stavolta sembra pronto a non cedere a quelle che alcuni definiscono “le continue angherie” della minoranza del partito. A sostenere il sindaco, oltre a alla maggioranza del Partito democratico folignate, ci sarebbero gli stessi alleati, stanchi anche loro di subire gli umori di casa Pd.
Nei giorni scorsi, Mismetti, furioso per quanto accaduto in consiglio comunale, aveva diffuso una nota durissima contro l’atteggiamento dei riommiani e ieri avrebbe addirittura riferito ad alcuni compagni di partito di essere pronto anche a dimettersi ma certamente a non lasciare campo libero a chi sta cercando di danneggiare la città. Un’ipotesi drammatica per Foligno, visto che il Comune verrebbe immediatamente commissariato facendo arenare tutti i progetti messi in campo per lo sviluppo futuro della città. E un colpo gravissimo agli assetti politici dell’Umbria, dato che Foligno è una delle poche grandi città ancora in mano al centrosinistra.