Foligno, nervi tesi in maggioranza: Mpf vuole il rimpasto di giunta, Mismetti non accetta ultimatum. Botta e risposta tra l’ex senatore Ronconi e il sindaco

FOLIGNO – E’ bollente l’estate della politica folignate, con nervi sempre più tesi all’interno della maggioranza di centrosinistra, che sembra sempre più spaccata dopo che i tre “dissidenti” (Roberto Ciancaleoni dei Socialisti, Moreno Finamonti del Pd e Lorenzo Schiarea del Movimento per Foligno) sono tornati sull’Aventino, l’ex consigliera del Pd passata al Gruppo misto Lorella Trombettoni non si fa vedere da tempo in Consiglio, i numeri della coalizione di governo sono sempre più risicati e il sindaco, Nando Mismetti, che ha più volte minacciato le dimissioni.
Ora, come se non bastasse, arriva pure una sorta di ultimatum dell’ex senatore Maurizio Ronconi, a nome del Movimento per Foligno, la lista civica che ha sostenuto Mismetti alle ultime elezioni amministrative che reclama un posto nella giunta comunale e quindi un rimpasto di metà legislatura.
“Entro il mese di luglio – ha affermato Ronconi – scade il tempo che il Sindaco aveva proposto e la maggioranza si era data per la verifica di programma e per gli eventuali conseguenti adempimenti. Il Movimento per Foligno continua ad esercitare responsabilità e buon senso ma anche la convinzione della inderogabile urgenza di rilanciare una attività amministrativa che da troppo tempo appare debole ed infiacchita con la necessità di riprogrammare riferimenti amministrativi che necessitano una evidente correzione. Non c’è più spazio per ulteriori rinvii che al punto apparirebbero incomprensibili e soprattutto dannosi per la città. Si è atteso fin troppo e l’urgenza è ormai nelle cose che bisogna affrontare. Come avviene in tutte le coalizioni degne di questo nome , insieme al programma è necessaria la condivisione della gestione e non invece rimanere impantanati in una specie di monocolore neppure più attuale”.
Parole che sembrano non essere piaciute al primo cittadino, che un’intervista rilasciata ai microfoni di Rgunotizie.it, ha replicato: “Ribadisco che la coalizione non è un treno dove si scende per poi risalirci quando fa più comodo. Vorrei ricordare a Ronconi che nei sette mesi successivi tra l’insediamento del consiglio comunale ed il ricorso al Tar, faceva appello ai suoi consiglieri di non votarmi come presidente in Provincia. Da lui non accettiamo aut aut: non c’é bisogno di minacciare nessuno”. Mismetti ha affermato anche che “è chiaro che il Movimento per Foligno fa parte della coalizione ed è giusto che abbia una sua visibilità, vedremo qual è quella adeguata”.
Intanto, nelle scorse ore, ci sarebbero stati incontri interni al gruppo consiliare del Partito democratico, il più rappresentato in Consiglio e in Giunta con sei assessori su sette (il settimo è il socialista Emiliano Belmonte, che però è in rotta con l’unico consigliere del suo partito, il “dissidente” Ciancaleoni) per fare il punto della situazione e verificare il futuro della legislatura. Le prossime ore saranno infuocate, solo l’inaugurazione della nuova statale 77, evento storico per Foligno, potrà forse a placare un po’ gli animi.

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