Foligno, mercoledì i funerali di Emanuele Lucentini. Continua il lavoro della Procura per ricostruire la dinamica dell’incidente. Oggi l’autopsia

FOLIGNO – Un carabiniere in servizio nella compagnia di Foligno, Emanuele Lucentini, è morto sabato mattina dopo essere rimasto ferito da un proiettile partito accidentalmente che l’ha raggiunto alla testa. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara e sono in corso accertamenti nel massimo riserbo.

Il fatto ha sconvolto l’intera comunità anche perché il carabiniere, un 50enne sposato originario di Tolentino, era molto conosciuto in città e a Spello dove risiedeva. L’uomo era anche un appassionato di sport.

Stando alle prime ricostruzioni, il dramma si è consumato intorno alle 8, quando una pattuglia ha fatto rientro nella caserma di via Garibaldi, dopo il servizio notturno. Quando i militari sono scesi sarebbe partito un proiettile da una pistola mitragliatrice, che avrebbe raggiunto il carabiniere che si trovava lungo la traiettoria ferendolo alla testa. Il fatto si è consumato nel cortile della caserma.
Il colpo sarebbe stato esploso accidentalmente e sarebbe partito da una mitraglietta M12. Fonti investigative confermano che si è trattato di un colpo esploso accidentalmente, con l’arma di ordinanza, da un altro carabiniere, del posto, che ora è in stato di choc.
Immediati i soccorsi, con il carabiniere trasportato d’urgenza, in condizioni gravissime, all’ospedale di Foligno. Al pronto soccorso si sono immediatamente riversati colleghi e familiari dell’uomo, che è deceduto poco dopo.

Dinamiche dunque ancora tutte da chiarire, ma non si esclude neanche la tragica eventualità che possa essersi trattato di uno sfortunato incidente. In caserma si sono riuniti i vertici provinciali dell’Arma di Perugia e quella della locale compagnia.

Sabato pomeriggio il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette insieme al Vicecomandante nonché Comandante Interregionale dell’Italia centrale Vincenzo Giuliani, si è recato all’ospedale di Foligno, per abbracciare i familiari di Emanuele Lucentini.

A ricevere il generale Del Sette c’erano il sottosegretario al Ministero dell’Interno On. Gianpiero Bocci, il Comandante Regionale dei Carabinieri dell’Umbria Generale Roberto Boccaccio e il Comandante provinciale di Perugia colonnello Cosimo Fiore. Con loro tanti carabinieri della Compagnia di Foligno, distrutti dal dolore.

Le autorità si sono strette intorno alla moglie di Emanuele, fisioterapista di Spello, che davanti al Comandante Generale Del Sette e al sottosegretario Bocci ha usato parole toccanti nei confronti di Emanuele. La donna ha ricordato la vita passata insieme, ma anche il grande amore che ha sempre legato il marito all’Arma. Commuovente è stato l’abbraccio dei vertici dell’Arma e del sottosegretario Bocci con i genitori di Emanuele Lucentini, due persone anziane, chiuse in un silenzio profondo, appoggiate sul muro del corridoio dell’obitorio, sorrette da una grande forza e dignità. Con loro l’altra figlia, sorella minore di Emanuele, che insieme ai genitori, vive a Tolentino. È stata la stessa moglie di Emanuele ad accompagnare Del Sette, Giuliani e Bocci nella camera dove da poco è stata trasferita la salma.

Secondo le prime indicazioni l’autopsia dovrebbe essere effettuata tra lunedì pomeriggio e martedì mattina. Dopodiché sara allestita la camera ardente. I funerali dovrebbero svolgersi nella giornata di mercoledì.

Nel frattempo è durato diverse ore l’interrogatorio da parte dei magistrati della Procura della Repubblica di Spoleto del collega di Emanuele, al quale è stato chiesto di ricostruire nei particolari quanto avvenuto questa mattina al cambio di turno. Alla fine dell’interrogatorio il militare, ancora sotto choc, è apparso distrutto dal dolore per la perdita di un collega ma soprattutto di un amico.

Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha espresso il “proprio cordoglio” all’Arma dei carabinieri per la morte del sottufficiale avvenuto stamani nella caserma di Foligno. Mismetti stamani si è recato all’ospedale di Foligno per esprimere vicinanza alla famiglia del carabiniere.

Cordoglio per l’accaduto è stato espresso anche dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso di una sua visita alla scuola allievi sottufficiali di polizia, a Spoleto.
“Ho formulato le mie condoglianze – ha detto il ministro ai giornalisti – al comandante generale dell’Arma dei carabinieri. E’ una cosa tragica – ha sottolineato ancora Alfano – per la quale siamo davvero tutti addolorati”.
Vicinanza alla famiglia del militare e all’Arma dei carabinieri è stata espressa pure dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.

 

 

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