Tk Ast, Burelli: “Nessuna novità, noi impegnati per migliorare il valore di Ast”

TERNI – L’amministrazione dell’Ast è ottimista sul futuro del sito ternano e non vede come particolarmente preoccupante le dichiarazioni del Ceo di Tk, Heinrich Hiesinger, che ieri ha ribadito la volontà di vendere il sito ternano. “Nulla è cambiato – dice Burelli in una nota redatta in accordo con il Cda – siamo e rimaniamo una costola importante della Business Area Materials Services, e non rientriamo, come già comunicato, nella Joint Venture pianificata fra Thyssenkrupp Steel Europe e Tata Steel Europe”.

Burelli ricorda che da quando il sito è tornato in Thyssenkrupp, nel 2014, “l’azionista ha sempre dichiarato che l’azienda è un’importante risorsa, con un grande potenziale, ma non costituisce un asset strategico per Tk”. Questa – aggiunge Burelli – è una valutazione che risale a più di tre anni e mezzo fa e si riferisce al ruolo della nostra azienda all’interno di una visione strategica della Thyssenkrupp”.

“Disponiamo di importanti sinergie all’interno della nostra Business Area – ribadisce Burelli – da quando ne siamo entrati a fare parte, abbiamo cominciato a sviluppare un nuovo modello industriale, le nostre performance sono cresciute, mese dopo mese, ed Ast è tornata a fare utili. Da aprile 2014 – continua – abbiamo contribuito in maniera costante alla crescita dell’Ebit, nonostante le difficili condizioni di mercato: la nostra ambizione è proseguire, per migliorare ulteriormente il ruolo ed il valore di Ast”. Secondo l’ad di Ast è quindi possibile confermare “il nostro ottimismo sul futuro del sito di Terni. Continuando – conclude – con il nostro programma di miglioramento, potremo raggiungere i nostri obiettivi, diventeremo più competitivi sul mercato interno e sui mercati internazionali”.

Intanto i consiglieri regionali Raffaele Nevi e Marco Squarta vogliono che della situazione Ast si parli al prossimo consiglio regionale. “Nella seduta d’Aula prevista per martedì 28 novembre bisogna parlare della situazione dell’Ast. Per questo chiediamo alla presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi di convocare una riunione urgente dei capigruppo per definire le modalità del dibattito puntando alla costruzione di una risoluzione unitaria”.

Per i due esponenti dell’opposizione “non si può perdere tempo. È una questione che va affrontata con la massima urgenza perché l’acciaieria ha bisogno di un azionista forte, che ci creda e che torni ad investire per evitare il depotenziamento degli impianti e della qualità delle produzioni”.

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