Foligno, Premio della Bontà, la Diocesi ha scelto 3 volontari al servizio dei poveri in Africa e Grecia

FOLIGNO – Una vita al servizio dei poveri, fra Africa e Grecia, all’insegna della carità e della fratellanza. La Diocesi di Foligno ha deciso di assegnare a tre volontari impegnati nei paesi meno fortunati il 51esimo Premio della Bontà, tradizionalmente offerto a chi, nel corso del’anno, si è particolarmente distinto in ambito sociale. Si tratta di Claudia Carloni (nella foto), 29 anni, operatrice della Caritas diocesana che per tre anni ha prestato servizio in Kenya, curando i più poveri nell’ospedale missionario, e di due coniugi, Elena Tommolini e Panagiotis Kakarantzas, che hanno lasciato tutto per trasferirsi ad Ateneper aiutare le famiglie disagiate, dopo la grave crisi che ha colpito la Grecia.

Questa la motivazione del Premio, che sarà assegnato dal vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, domenica 25 gennaio, alle 15.30, nella cattedrale di San Feliciano, a conclusione dei festeggiamenti per il Patrono della città.

“A seguito della grande siccità che ha colpito il Corno d’Africa nel 2011, Papa Benedetto prima e Papa Francesco poi, hanno invitato le Caritas diocesane e canalizzare la propria attenzione verso i bisogni di quest’area geografica. Dietro tale sollecito e con il sostegno di Caritas Italiana, la Caritas di Foligno ha inaugurato nell’ottobre 2013 un gemellaggio con la diocesi di Nyeri in Kenya. È in questo contesto e in una fase delicata per il paese Keniota (interessato lo scorso anno anche da attacchi terroristici e attraversato dalla delicata fase di allerta che ha investito l’Africa rispetto all’ebola) che Claudia Carloni, sotto l’egida della Caritas diocesana di Foligno, ha deciso di spendere la propria vita per un periodo di tre anni mettendosi a servizio della popolazione keniota e in modo particolare dei bisogni caritativi della Diocesi di Nyeri e del relativo Ospedale missionario.
Contestualmente, anche i coniugi Panagiotis Kakarantzas ed Elena Tommolini hanno deciso di investire la propria vita nel servizio agli altri, prendendosi cura di un’altra crisi, quella che sta investendo la Grecia, e occupandosi dei gemellaggi che anche qui interessano tanto Foligno quanto le diocesi greche. I gemellaggi, che Panos ed Elena rendono possibili occupandosi della struttura di NeosKosmos ad Atene dove vivono, non sono solo strumento di speranza per la Grecia, ma anche una possibilità concreta per la creazione di percorsi che sostengono le famiglie folignati e italiane che si trovano in difficoltà. La scelta dei Panagiotis che hanno rifiutato un posto di lavoro in Italia per abbracciare questa sfida della Carità, come quella di Claudia, rendono oggi possibile l’avvio di un nuovo percorso a partire da febbraio 2015 de “L’Arca del Mediterraneo” che consentirà a giovani senza lavoro provenienti da questi paesi e dai paesi del Mediterraneo di poter venire a Foligno per percorsi formativi e professionalizzanti, curando infine il reinserimento lavorativo nel paese di origine e offrendo loro la possibilità di vivere insieme anche a giovani disoccupati del nostro territorio che potranno seguire lo stesso percorso”.

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