Foligno si candida a Capitale italiana della cultura 2020: è l’unica umbra

FOLIGNO – Foligno è l’unica città umbra a essere candidata al titolo di “Capitale italiana della cultura 2020”. Dovrà vedersela con altre 45 concorrenti molto agguerrite, come ad esempio Alberobello, Agrigento, Catania, Siracusa, Salerno, Reggio Emilia, Parma. Una sfida non facile, che “il centro del mondo” poterà avanti con convinzione, incoraggiata anche dal prestigioso riconoscimento recentemente ottenuto di Città Europea dello Sport 2018. Entro il 15 settembre prossimo dovrà essere pronto il dossier ufficiale della candidatura per la consegna al Ministero della Cultura: dovrà contenere il programma delle attività culturali, con le valutazioni di sostenibilità economica. Si punterà sulla Quintana, sulla Festa di Scienza e Filosofia, Umbria World Fest, Young Jazz e sulle tante tante altre manifestazioni presenti, m anche sulla valorizzazione dei tanti beni culturali della città. Sarà una speciale commissione composta da sette esperti a selezionare, entro 15 novembre, dieci finaliste che poi verranno esaminate in maniera approfondita per arrivare alla scelta della vincitrice, che sarà proclamata nel 2018.
La candidatura a “Capitale italiana della cultura 2020” è stata accolta con entusiasmo in città anche se con qualche polemica.
Il direttore di Umbria World Fest, Piter Foglietta, che commentato: “Se non ora quando? Questo è il momento in cui Foligno è all’apice, rispetto a come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi , della sua vitalità culturale, il momento in cui magari ci può essere la svolta del consolidamento definitivo di questa fase e il meritato riconoscimento del fatto che siamo ormai una città che produce cultura in ambito nazionale”.
Il consigliere comunale di Movimento per Foligno, Lorenzo Schiarea, parla di “decisione lungimirante, considerando anche il fatto che siamo stati l’unica città in Umbria ad aver fatto richiesta”, ma pone un quesito polemico: “Come mai allora ci accingiamo a dare un indirizzo politico sulla futura gestione museale che prevede dei tagli nei giorni e negli orari di apertura?”