Foligno, sisma, la Cattedrale rischia di restare chiusa per 3 anni. Vescovo pronto a incontrare Errani

FOLIGNO – La Cattedrale di Foligno rischia di restare chiusa per tre anni, per consentire la ristrutturazione dell’edificio che ha riportato ingenti danni a causa del sisma del 30 ottobre scorso. Inizialmente sembrava cosa di poco conto, giusto qualche crepa da sistemare, poi però le ripetute scosse hanno seriamente minato la principale chiesa della città, già duramente colpita dal sisma del ’97, quando il Duomo di Foligno fu riaperto in soli due anni. Stavolta invece la situazione è più complicata, a dirlo è stato lo stesso vescovo Gualtiero Sigismondi che ha parlato di ferite che interessano grandi spazi e prevedono tempi lunghi.
“Anche se i danni non sono stati pesanti – ha detto il presule secondo quanto riportato da Rgu notizie, il sito della radio della Diocesi – l’intervento sarà significativo perché bisognerà raggiungere superfici ampie, con impalcature che dovranno arrivare molto in alto. Tutto questo avrà i suoi costi e i suoi tempi”.
Nel frattempo il Santuario della Madonna del Pianto, in via Garibaldi, indenne alle scosse come nel ’97, è stato nominato pro cattedrale. Intanto il presule folignate si dice pronto a incontrare il commissario straordinario per la ricostruzione, Vasco Errani, insieme agli latri vescovi umbri, per fare il punto della situazione e avviare presto i lavori.
Resterà chiusa anche la chiesa di San Francesco, che ospita le spoglie di Santa Angela da Foligno, considerata una delle più grandi mistiche al mondo. La struttura ha riportato ferite serie alla facciata, al campanile e sulla cupola e necessita di un restauro importante. L’urna sacra con le spoglie della Santa è stata messa in salvo e traslata provvisoriamente nel vicino Oratorio del Gonfalone, che tornerà ad essere utilizzato per le funzioni religiose.
Situazione complessa anchne pure a Sant’Eraclio, la frazione più popolosa di Foligno, dove entrambe le chiese a disposizione sono inutilizzabili e le celebrazioni vengono svolte in un salone nel nuovo Centro giovani.
Problemi seri anche nelle frazioni della montagna folignate, con Colfiorito che ha l’ingresso della chiesa compromesso e Scopoli con le strutture religiose danneggiate a causa dell’impatto con le mura castellane
Difficoltà anche nella secolare chiesa di San Giovanni Profiamma, dove l’abside è instabile. Sotto osservazione anche la chiesa di Maceratola e nell’antico convento di San Bartolomeo e nella chisa di a Vallegloria a Spello.
Insomma una situazione complessa per le chiese di Foligno, dove soltanto i lavori effettuati dopo il terremoto del 1997 hanno evitato situazioni peggiori.

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