Foligno, vertice su sanità e sociale, Barberini: “Riorganizzare strutture e servizi e più prevenzione. Basta doppioni: integrare ospedali di Foligno e Spoleto”

FOLIGNO – Abbattere le liste d’attesa, riorganizzare la rete ospedaliera, potenziare le politiche sociali e i servizi territoriali, rafforzare la prevenzione, assicurare la presa in carico del paziente 24 ore su 24, mettere in rete le aziende sanitarie regionali e investire su infrastrutture tecnologiche e rinnovo di impianti e strutture, un numero unico per le emergenze. Ecco i principali obiettivi sul fronte del welfare e della sanità in Umbria, secondo l’assessore regionale Luca Barberini, che ha fatto il punto della situazione su salute e politiche sociali nel corso di un incontro organizzato dal Partito democratico di Foligno, che si è svolto giovedì sera.

“Viviamo in un periodo complesso – ha detto Barberini, che ha le deleghe a Sanità, Welfare e Coesione sociale – e in un paese forte in ritardo sul fronte della riorganizzazione e dell’innovazione. Aumentano i bisogni e diminuiscono le risorse: un’equazione difficile, ma possibile da risolvere. In Umbria i conti della sanità sono in ordine e questo ci permette di guardare con fiducia al futuro, ma non basta: dobbiamo efficientare il sistema per continuare a offrire servizi di qualità.
Nei prossimi mesi – ha evidenziato l’assessore – dobbiamo scrivere i nuovi Piani regionali, a cominciare da quello sanitario, nel quale vanno inseriti dei punti fondamentali: riorganizzare la rete ospedaliera, per dare risposte più efficaci e di qualità ai bisogni di salute; potenziare i servizi di riabilitazione distribuendoli adeguatamente sul territorio; ridare dignità ai distretti e rafforzare prevenzione e servizi territoriali; mettere in rete le aziende ospedaliere e investire sull’innovazione; abbattere le liste d’attesa, anche puntando alla presa in carico del paziente 24 ore su 24”.

Barberini ha anche affrontato il tema del rapporto fra gli ospedali di Foligno e Spoleto, affermando che “due ospedali che fanno le stesse cose a distanza di pochi chilometri non ce li possiamo più permettere, dobbiamo metterci intorno a un tavolo e scrivere che cosa fare da una parte e cosa dall’altra, puntando all’integrazione dei due presidi uniti da un corridoio lungo 24 chilometri”.

Sul fronte delle politiche sociali Barberini ha evidenziato che “nei prossimi cinque anni arriveranno in Umbria 55 milioni di euro provenienti dal fondo sociale europeo: è l’opportunità per ripensare a un nuovo modello di welfare che dia risposte più adeguate ai nuovi bisogni delle famiglie e delle persone, tenendo conto che il grado di civiltà di una comunità si misura sul livello dei servizi che riesce a dare”.

All’iniziativa è intervenuto anche il direttore generale della Usl Umbria 2, Sandro Fratini, che ha snocciolato alcuni dati relativi all’attività dell’ospedale San Giovanni Battista di Foligno.
“Negli ultimi tre anni – ha detto – ci sono stati diversi cambiamenti che hanno portato a ottimizzare i servizi, considerando che il nosocomio di Foligno è diventato un punto di riferimento per un territorio vastissimo. In media, facciamo 17mila ricoveri l’anno, 7.500 interventi chirurgici e 3.500 interventi minori senza ricovero. Sono oltre 50mila gli accessi annui al pronto soccorso, di cui circa un quinto relativi a persone provenienti da altri di territori. L’obiettivo è consolidare il buon lavoro fatto finora, pur nelle difficoltà, valorizzando i punti di forza.”

Fratini ha anche annunciato che “stiamo lavorando per creare un Centro traumatologico zonale per affrontare a Foligno anche le operazioni più complesse e alla riorganizzazione di alcuni spazi: la medicina d’urgenza andrà vicino al pronto soccorso, mentre la palestra e il servizio disturbi dello sviluppo negli spazi che abbiamo acquistato dall’Inail”.

All’incontro è intervenuta, fra gli altri, anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Foligno che ha evidenziato le numerose iniziative e i tanti progetti messi in campo dall’ente per sostenere con forza il fronte delle politiche sociali per ridare dignità alle tante persone oggi in difficoltà”. Tra le ultime iniziative l’accordo con la Caritas diocesana per interventi di promozione e inclusione rivolti a persone che versano in condizioni di povertà e disagio sociale. L’iniziativa è denominata “Dignità e Lavoro” e si basa sul potenziamento di una vasta rete di protezione sociale che, attraverso il servizio sociale professionale, fornisce supporto e sostegno ai cittadini in difficoltà.

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