Da domani super green pass, le nuove regole. In Umbria picco tra una settimana, poi la curva scenderà

Da domani ( 10 gennaio 2022) e fino al 31 marzo, quando finirà lo stato di emergenza, si allunga l’elenco dei luoghi dove si potrà accedere soltanto con il green pass rafforzato. Oltre a bar e ristoranti al chiuso, alle palestre, ai cinema e teatri, soltanto vaccinati e guariti potranno andare negli alberghi e strutture ricettive, alle feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, fiere, congressi, impianti di risalita, piscine, centri benessere anche all’aperto, centri culturali, sociali e ricreativi all’aperto. Sempre da domani per prendere treni, aerei, navi, servirà  il green pass rafforzato. Ma sarà obbligatorio anche per il trasporto pubblico locale: su autobus e minimetrò saliranno solo guariti e vaccinati. Dal 20 gennaio scatta invece l’obbligo di green pass base per andare dal parrucchiere, dal barbiere e nei centri estetici. E’ rinviata al 1 febbraio l’entrata in vigore della norma che richiede il green pass base per entrare in tutti i negozi ad eccezione di alimentari, farmacie e attività commerciali che vendono prodotti essenziali per la persona. Nel frattempo è entrato in vigore ieri e valido fino al 15 giugno 2022 il decreto che prevede l’obbligo vaccinale per i cittadini che hanno dai 50 anni in su. Ai lavoratori over 50 che non rispettano l’obbligo dal 15 febbraio 2022 è vietato l’accesso ai luoghi di lavoro. Infine, si discute molto in questi giorni, anche in Umbria, su quanto durerà la corsa sfrenata dei contagi. Diverse sono le opinioni: per molti la curva dovrebbe raggiungere il suo massimo tra 5 – 10 giorni, per poi nuovamente scendere. Per il professor Luca Giammaitoni, fisico sperimentale dell’Università degli Studi di Perugia, ” la diffusione del contagio Covid in Umbria potrebbe raggiungere la massima velocità entro una settimana per poi cominciare a rallentare come sempre accade”. Secondo Giammaitoni ” la velocità di diffusione cresce ancora ma con minore rapidità. Difficile dire  ( a causa delle grandi fluttuazioni) se siamo al punto di flesso. Di certo non siamo lontani”. In conclusione, sostiene il fisico perugino, ” ci sono motivi per mantenere alta la guardia ma, allo stesso tempo, per guardare al futuro con ottimismo. Questa epidemia, come tutte le altre che l’hanno preceduta, finirà. Nel frattempo, pazienza, prudenza e vaccinarsi”.