I conti di Palazzo Cesaroni: i gruppi si mettono in regola

PERUGIA – Continua l’analisi dei conti dei gruppi consiliari di Palazzo Cesaroni da parte della Guardia di finanza. Al netto delle indiscrezioni le notizie sono due: ad essere attenzionati sono i conti del 2011 e del 2012, con la Corte dei Conti che rilevato la regolarità dei conti dell’Assemblea legislativa per l’avvio della decima legislatura, da maggio a dicembre 2015.

Intanto continuano ad uscire notizie sulla gestione allegra dei due anni sotto la lente d’ingrandimento. Un periodo in cui ai gruppi era consentita una forte dose di discrezionalità nella gestione e nella definizione delle cosiddette “spese istituzionali”. In quel periodo tutto poteva essere considerato spese istituzionali e di rappresentanza e i gruppi avevano preso alla lettera tutto ciò. Nel 2013 poi la legge regolamenta il settore e per i gruppi finisce la festa. I Socialisti passano a zero spese, il Gruppo misto da 3.599 euro a zero nel 2014. Per il Pdl 49mila euro di costi di rappresentanza e zero due anni dopo. Per il Prc si passa da 8.722 euro a zero e lo stesso l’Udc, da 12mila euro a zero nel 2014. Al Gruppo Catiuscia Marini Presidenre fu chiesto di rispondere della questione dell’acquisto delle cialde del caffè. Il Pd nel 2011 fornì i dettagli dei conti, in cui figurarono anche gli acquisti di due libri.

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