Il giorno dopo il terremoto. Un giorno senza alba. 31 ore di lavoro ininterrotto per vigili del fuoco e protezione civile

E’ il giorno dopo. Un giorno senza alba, con le speranze appese ad un filo sottile. Si risvegliano gli abitanti di Norcia, Amatrice, Pescara del Tronto, Accumoli ed Arquata. Alcuni di loro non hanno chiuso occhio questa notte. Una notte infinita nella quale vigili del fuoco e protezione civile hanno lavorato senza sosta. Non sentono il peso della stanchezza. Non sentono addosso la paura di un’ulteriore scossa.

Avvertono solo il bisogno di trovare tutti. Tutti. Quei corpi sotteratti dalle decine e decine di macerie aspettano le loro mani.

Mani che già dalle prime ore dell’alba hanno estratto vive alcune persone, tra cui una bambina – sana e salva. Sono altri due i corpi ritrovati vivi sotto quell’albergo di Amatrice che non esiste più.

Nessuno pensa al domani, a quale futuro li attende. Tutti sono diventati ormai un’unica famiglia. C’è chi piange i propri cari, chi accende la speranza di uno o più ritrovamenti e c’è chi sta lavorando ininterrottamente da più di 31 ore.

Le operazioni proseguono. Tutta Italia ha inviato i propri aiuti. Tutta Italia è inchiodata giorno e notte davanti alla tv. Le notizie non sono buone, il numero dei morti cresce ora dopo ora. 247 le vittime alle 10.30 di giovedì.

@MCScardocci

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