Inchiesta Tav, Maria Rita Lorenzetti rinviata a giudizio ma le accuse si “sgonfiano”

Grande sospiro di sollievo per Maria Rita Lorenzetti. A Firenze il Gup, pur rinviandola a processo per alcuni episodi, riconosce l’estraneità dell’ex Presidente della Regione dalle accuse più gravi nell’ambito dell’inchiesta sui lavori della Tav a Firenze.

Nel corso dell’udienza preliminare che si è tenuta oggi nel capoluogo Toscano il gup, Alessandro Moneti ha mandato a processo l’ex presidente della regione, nonché ex presidente Italferr, ma le ha alleggerito le imputazioni. Maria Rita Lorenzetti, in particolare, è stata prosciolta, insieme ad altri, perché il fatto non sussiste, dalle accuse di corruzione, falso e abuso d’ufficio su episodi relativi a presunte ‘pressioni’ per ottenere autorizzazioni ai lavori. L’inchiesta riguarda l’appalto per costruire il tunnel e la stazione sotterranea di Firenze. Il Gup ha prosciolto da tutte le accuse gli ex dirigenti del ministero delle Infrastrutture Ercole Incalza e Giuseppe Mele mentre ha rinviato a giudizio, insieme alla Lorenzetti, altre 19 persone. Sei le società coinvolte, tra cui Nodavia, Coopsette, Seli. Il processo comincerà il 16 dicembre.

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