Israel Cycling Academy: da Firenze ad Assisi in ricordo di Bartali

ASSISI – Israele non dimentica chi contribuì a salvare la vita di tanti ebrei durante il nazismo. E così tra le numerose iniziative messe in campo per celebrare il centenario del Giro d’Italia, una è dedicata al grande campione di ciclismo e di umanità Gino Bartali. Il 16 maggio, alla vigilia della tappa con partenza da Ponte a Ema – la città natale del toscano –, la Israel Cycling Academy (la squadra di professionisti israeliana di ciclismo) renderà omaggio alla memoria di Bartali correndo sulla tratta Firenze-Assisi di 185 km che il ciclista italiano giornalmente percorreva andata e ritorno per trasportare documenti falsi, nascosti sotto il sellino della sua bici, per salvare la vita degli ebrei. I ciclisti israeliani saranno guidati dal team manager Ran Margaliot che si è fatto promotore di questa iniziativa perché suo nonno, che fu uno dei primi ricercatori dello Yad Vashem (il Memoriale della Shoah di Gerusalemme), gli ricordava sempre di non dimenticare i torti subiti ed esaltare al contrario le azioni degne di memoria. Alla fine furono 800 le persone salvate con questo stratagemma durante l’occupazione tedesca, macinando chilometri sotto il naso dei nazisti. Era il 1943-1944 e “Ginettaccio”, così chiamato per il suo carattere spigoloso, metteva ogni giorno a repentaglio la sua vita per trasportare documenti falsi da Assisi, dove c’era una stamperia clandestina, a Firenze dove il vescovo li distribuiva agli ebrei per farli espatriare, salvandoli così dalla prigionia e dallo sterminio. Con la scusa che si stava allenando, Bartali subiva meno controlli, anche se nell’autunno 1943 venne fermato dai nazisti, ma per sua fortuna, nessuno ispezionò la sua bicicletta. E così si salvò. Il suo ruolo di “corriere della speranza” si basava su una collaborazione nata con la curia di Firenze, diretta  dall’arcivescovo Elia Angelo Dalla Costa, che gestiva questo sistema per aiutare chi ne aveva più bisogno in quel particolare momento storico. Il riconoscimento di quanto Gino ha fatto per salvare vite umane durante il periodo buio dell’occupazione nazista è avvenuto nel 2006 quando il presidente della Repubblica Azeglio Ciampi gli ha assegnato una medaglia d’oro al valore civile. Inoltre, al toscanaccio dal grande cuore nel 2013 gli è stata assegnata dallo Stato di Israele l’onorificenza di “Giusto fra le Nazioni” ed è stato iscritto allo Yad Vashem, il Sacrario della Memoria a Gerusalemme, insieme ad altri 500 italiani non ebrei che si opposero alle barbarie del nazismo.

 

 

 

 

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