Lago Trasimeno, al via la seconda fase di test: sotto osservazione la tenuta della rete fognaria

Al via al Trasimeno la seconda fase di test. Dopo i quattro giorni di verifiche sulla tenuta e la capacità di deflusso dell’Emissario di San Savino, scatta ora la settimana di prove per valutare i potenziali effetti che un innalzamento delle acque potrebbe determinare sulla rete fognaria.

Questa la decisione assunta in seno al Tavolo tecnico che, convocato dalla Regione Umbria martedì pomeriggio, ha visto la partecipazione di Provincia di Perugia, Comuni rivieraschi e Umbra Acque. Spetta infatti a quest’ultima effettuare, da qui a martedì prossimo (giorno in cui gli Enti coinvolti torneranno a riunirsi), gli esperimenti necessari per stimare la tenuta del sistema fognario del territorio lacustre in presenza di un livello alto delle acque del Trasimeno.

In particolar modo i test di Umbra Acque si concentreranno nei comuni di Magione, Passignano e Tuoro, dove maggiormente si manifestano gli effetti dell’innalzamento idrico. Dal Tavolo di martedì scorso inoltre Regione e Provincia sono uscite con l’impegno di verificare la disponibilità di risorse per ridurre gli effetti legati alle cosiddette “lagheggiate” sulla fascia circumlacuale e per intervenire sul canale Emissario che dalla ricognizione della scorsa settimana ha evidenziato alcune criticità. Dopo una rielaborazione dei dati raccolti con i test del 10 febbraio si conferma la stima iniziale di una fuoriuscita d’acqua dall’Emissario pari a un centimetro ogni due o tre giorni.

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