Legge Umbria Jazz, il grazie della Fondazione a chi si è impegnato

PERUGIA – “Che la notizia sia arrivata alla vigilia dell’apertura di Umbria Jazz 17 è ancora più bello.
Naturalmente è solo il primo passo, ma di grande significato: finalmente il nostro festival, e con esso il jazz italiano, viene riconosciuto, con convinzione e concretamente, come parte del patrimonio culturale di questo Paese”: lo dice il vicepresidente della Fondazione Umbria Jazz, Stefano Mazzoni, all’indomani dell’approvazione della legge per il sostegno e la valorizzazione del festival. “Ringraziamo, tutti noi di Umbria Jazz, la deputata Marina Sereni, prima firmataria della legge passata ieri alla Camera, ed i parlamentari umbri che hanno fatto squadra, oltre le differenze di schieramento politico”, dice Mazzoni in una nota.

“Crediamo che la legge approvata ieri alla Camera – continua Mazzoni – sia un attestato formale di una storia e di una idea forte, diventata realtà grazie al lavoro quotidiano di tanti, nei 44 anni di vita del festival. Oggi tutti devono esserne fieri”. “Questo primo, positivo passaggio parlamentare – prosegue – è anche una responsabilità che spinge a fare ancora meglio. Intanto, godiamoci Umbria Jazz con l’allegria di sempre ed in tranquillità. Avremo qualcosa di diverso rispetto agli anni scorsi ma nessun disagio e tanta sicurezza in più”.

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