Rifiuti, l’Umbria studia le contromosse per il nuovo inceneritore

PERUGIA – L’anticipazione del decreto legislativo che torna a parlare di un nuovo inceneritore anche in Umbria ha avuto l’effetto di una doccia gelata. Così l’Umbria studia le contromisure. Si parla infatti di una contromossa: una delibera di giunta, da varare i primi giorni del 2016, che spinga i Comuni ad accelerare la raccolta differenziata. L’obiettivo è il passaggio dall’attuale 55 per cento al 70 in tempi rapidi. Tutti i Comuni dovranno adottare il porta a porta. Al momento i ritardi maggiori sarebbero nel ternano e nel folignate-spoletino.

Intanto comunque l’Umbria si è mossa. Nei giorni scorsi si sono visti a Palazzo Donini i prsidenti Ati, la presidente Marini, l’assessore regionale all’Ambiente Fernanda Cecchini, tecnici regionali e Arpa. Si è parlato di gestore e ambito unico e dell’importanza dell’attività dei sindaci.

L’opposizione in consiglio regionale ha nel frattempo colto la palla al balzo e con Raffaele Nevi (Fi) chiede alla Marini di riferire in aula.

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