Liste d’attesa in Umbria: 1 anno e 3 mesi per un esame all’intestino, 300 giorni per il seno

Un anno e tre mesi per una sigmoidoscopia, un esame diagnostico sulle pareti dell’intestino. E’ questo, forse, il caso più eclatante rispetto al problema delle liste d’attesa in Umbria. Per eseguire questa “ispezione” dal nome quasi impronunciabile a Orvieto si devono aspettare fino a 478 giorni, meglio a Narni dove ne “bastano” 452, appena 264 a Spoleto. In attesa che trovi attuazione il piano predisposto dalla Regione, non c’è di che stare allegri se si dà un’occhiata ai tempi di accesso alle prestazioni dell’azienda Usl Umbria 2.

Per una colonscopia programmata a Spoleto si aspetta fino a 264 giorni, a Foligno 315, 295 a Narni e 347 a Orvieto. Per una ecografia ginecologica le liste parlano di 141 giorni d’attesa a Spoleto, di 197 a Foligno, 110 a Narni e 121 a Orvieto.

Non va meglio per l’ecocolordoppler cardiaco programmato: 218 giorni in Valnerina, 258 a Spoleto, 208 a Orvieto. I dati si riferiscono all’ultimo monitoraggio dell’azienda Usl Umbria2 eseguito lo scorso 15 maggio.

Se dal Ternano ci si sposta verso il Perugino la situazione non cambia molto. Secondo una rilevazione dello scorso 15 luglio sulle prestazioni della azienda Usl Umbria 1, per eseguire una colonscopia programmata a Città di Castello occorrono 282 giorni, 270 a Castiglion del Lago, 261 a Marsciano. Per un esame senologico programmato a Castiglion del Lago bisogna attendere fino a 300 giorni, 218 a Marsciano e 293 ad Assisi.

Per quanto riguarda le due aziende ospedaliere, i dati disponibili riguardano l’ospedale di Perugia e parlano di circa due mesi e mezzo di tempo per eseguire una tac. Sin qui si sono riportati i casi più eclatanti. Il problema c’è la giunta regionale ha deciso di affrontarlo di petto con un piano che dovrebbe essere operativo entro il prossimo autunno. Il passaggio propedeutico alla sua attuazione è la stesura dei piani generali che i direttori generali delle aziende sanitarie ospedaliere e delle aziende sanitarie locali dovranno presentare entro il 10 settembre.

I sindacati dal canto loro hanno già espresso il loro ok al piano della Regione ma aspettano il confronto con i direttori generali sulle modalità e sui compensi.

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