Melasecche scatenato: “Serve una vertenza Terni – Regione”

TERNI – Una vera vertenza “Terni – Regione”: ne chiede l’apertura l’assessore comunale Enrico Melasecche, parlando della città e della sua difficile fase che la giunta Latini è stata chiamata a gestire.

“La città vive una fase difficilissima a causa di una coincidenza di situazioni e di responsabilità chiarissime. Una crisi nella crisi – dice – Dalle vicende giudiziarie a quelle relative al dissesto, dal periodo commissariale alla riorganizzazione, ci troviamo oggi nell’urgenza assoluta di recuperare qualsiasi briciola di risorse per un bilancio da miracoli a cui la giunta sta lavorando dall’insediamento. Non solo, non esiste un solo euro utilizzabile immediatamente per le manutenzioni stradali nonostante ci siano mutui contratti dal 2014 e mai utilizzati in quattro anni dalla giunta Di Girolamo, il che prova, se mai ce ne fosse bisogno, il livello di efficienza di chi ci ha preceduti. Esistono anche somme abbastanza risibili erogati dalla Regione per le strade dai c.d. “canoni idrici”, cioè le somme che la Regione incassa dalla ERG per l’utilizzo del Velino e del Lago di Piediluco per produrre energia elettrica a Galleto ma non solo. Il capogruppo del PD Filipponi ci ricorda, con un comunicato stampa, che abbiamo a disposizione quei fondi, utilizzabili per strade e marciapiedi. Lo ringraziamo per la sollecitazione salvo precisare due aspetti:

1)- si tratta di meno di 400 mila euro che, visto lo stato delle strade, costituiscono una briciola rispetto  alle reali necessità;

2)- il dissesto finanziario, eredità della consiliatura in cui era già capogruppo ci impedisce al momento di utilizzarli, salvo effettuare una complicata variazione di bilancio a cui stiamo lavorando da tempo per la quale occorrono numerosi passaggi fino al consiglio comunale, per cui sarà possibile effettuare la gara non prima di ottobre.

 Ma Filipponi si ferma qui mentre noi intendiamo mantener fede alle promesse fatte in campagna elettorale e chiediamo a gran voce alla Regione, governata per ora dal PD, di retrocederci tutti i milioni sottratti a Terni in questi anni, con il beneplacito del partito ternano, per lo sfruttamento del Velino e del Lago di Piediluco come bacino idroelettrico. Si tratta di almeno 30/40 milioni incassati dalla privatizzazione ad oggi per nostro conto”.

“La Regione viceversa negli ultimi cinque anni è scappata da Terni, ha distrutto l’ATC, fatto fallire l’ISRIM e licenziato i dipendenti, liquidato Umbria Innovazione, il Consorzio Aree Industriali e l’ICSIM, tiene a bagnomaria un inutile BIC, ha ridotto i propri uffici a Terni a fantasmi, dimezzato il Polo Universitario, altrettanti milioni risparmia quindi per il minor impegno. Ma succhia il sangue della città trattenendo gli introiti che paga la ERG e che rivendichiamo con orgoglio per fare strade, piste ciclabili, bonifiche, sviluppo, politiche sociali, nuova occupazione. Una battaglia sacrosanta che intendiamo riprendere dopo quelle fatte con Ciaurro perché la Regione riconosca a Terni la totalità di quei “canoni idrici” di nostra spettanza lasciando che siano i ternani a decidere cosa farci e non vincolandoci con una burocrazia asfissiante in bandi e sottobandi per farci perdere tempo prezioso da dedicare alla ripresa. Apriamo la “Vertenza Terni/Regione” per reclamare le nostre risorse ed un ruolo non più subalterno, che danneggia i nostri interessi, marginalizza Terni e il suo territorio”.

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