Mercato immobiliare, andamento ancora incerto per l’Umbria

PERUGIA – Alla Camera di Commercio di Perugia, la Borsa Immobiliare dell’Umbria ha tenuto quelli che potrebbero essere definiti gli stati generali della principale istituzione di riferimento per il settore immobiliare,  tra i più colpiti dalla crisi, ma che può tornare ad essere uno dei motori trainanti della nostra economia.

Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “Istituita dal sistema camerale regionale, la Borsa Immobiliare dell’Umbria risponde alla funzione istituzionale assegnata agli enti camerali di regolazione e di tutela della trasparenza dei mercati attraverso la diffusione di informazioni certe, affidabili e trasparenti”.

Strumento principale dell’attività della Borsa Immobiliare dell’Umbria è il Listino Trimestrale dei prezzi degli Immobili, rilevazione sistematica delle quotazioni degli immobili riscontrate sulla base delle negoziazioni esperite dagli operatori di mercato accreditati presso la Borsa e da altri agenti immobiliari.

La Borsa Immobiliare, inoltre,  si qualifica per il fondamentale servizio di “Stime e Perizie”, che si distingue per trasparenza istituzionale “super partes”,  affidabilità e professionalità.

Un biglietto da visita chiaro e un messaggio forte consegnati agli operatori immobiliari, ai professionisti, agli enti, società e privati.

Ha spiegato Marcello  Bambagioni, Presidente Comitato di Vigilanza della Borsa Immobiliare dell’Umbria: “La Borsa Immobiliare agevola l’incontro della domanda e dell’offerta di beni immobili in condizioni di trasparenza e certezza;  migliorare la diffusione delle informazioni in grado di agevolare i cittadini e le imprese nella fruizione dei servizi ed esercizio dei diritti; valorizzare il mercato attraverso l’emanazione e il rispetto di regole chiare e di funzionamento”.

Borsa Immobiliare osservatorio attento di un mercato da cui salgono segnali di fiducia, purtuttavia, ancora distanti da una chiara indicazione di una  ripresa stabile e forte.

Mauro Cavadenti Gasperetti, Componente Comitato di Vigilanza Borsa Immobiliare ha fornito i dati più recenti.

“Anche in Umbria la Casa  cerca di ripartire,  ma il mercato è ancora incerto. Cresce – poco – ma non brilla. Nel primo semestre 2018 in Umbria sono stati perfezionati 5.392 atti di compravendita, con un incremento rispetto allo stesso periodo 2017 dello 0,69%, dato positivo, ma lontano dalla media Italia, che di contro realizza una crescita a doppia cifra: + 10,72%, con scambi a quota 334.979 fabbricati”.

Il Mercato Immobiliare umbro ha un ritmo più lento non solo, come visto, della media Italia, ma anche rispetto a quello della grande maggioranza delle regioni italiane. Nei primi sei mesi del 2018,  la piccola crescita dell’Umbria supera soltanto quella di Basilicata e Calabria, le uniche due regioni con un dato negativo.

Il confronto con le altre regioni del Centro Italia poi è ancor più esplicito: Umbria, appunto, + 0,69, Lazio + 15,65, Toscana + 8,68, Marche addirittura + 36%. E sì,  che anche le Marche, seppur con un mercato immobiliare molto più vasto e diversificato, hanno subìto, come l’Umbria, il contraccolpo del terremoto.

“Nelle compravendite concluse in Umbria nel primo semestre 2018 – precisa Giovanni Belati – è predominante il settore residenziale che ha rilevato un incremento dell’acquisto prima casa del 2,89% rispetto all’anno precedente, pari a 2.209 atti stipulati. Risultato da ritenersi positivo per una regione che nel 2016 è stata colpita da un evento sismico che ha bloccato la compravendita degli immobili nei territori del cratere”.

“E occorre essere attenti – ha  richiamato Mauro Cavadenti Gasperetti, a una mutazione radicale della filosofia di acquisto dello spazio residenziale, sia nella forma che nella dimensione rispetto all’ante crisi”.

Oggi, gli acquisti di abitazioni si orientano su  superfici medio grandi con il 29% degli acquirenti che ha scelto una superficie da 85 a 115 mq, il 43% oltre 115 mq, mentre gli appartamenti di piccolo taglio, fino a 50 mq occupano solo un 6%.

Inoltre, la domanda pare prevalentemente alla ricerca di una qualità che non si concretizza  più solamente nelle finiture e nelle buone ristrutturazioni, ma l’evoluzione culturale privilegia gli acquisti di abitazioni parsimoniose dal punto di vista energetico, evolute dal punto di vista strutturale (anti sismicità)  e con notevoli pregi architettonici.

Restano al palo, invece, i prezzi degli immobili, ancora fermi attorno ai minimi storici toccati nel post crisi, con differenze sostanziali tra il nuovo e l’usato da ristrutturare.

Una evidenza attestata dal Listino della Borsa Immobiliare dell’Umbria riferito alla regione nel suo complesso e alle due città capoluogo di provincia. I dati sono del IV trimestre del 2018, dunque i più recenti. Le tabelle.

La Borsa Immobiliare dell’Umbria è Listino e Vigilanza, ma offre assistenza qualificata per ogni necessità di “Stime e Perizie”.

Marcello Bambagioni: “Effettuare una corretta stima immobiliare è fondante e dirimente per qualsiasi attività che la proprietà dell’immobile  vorrà realizzare sul mercato di riferimento, compravendita, locazione, accesso ad un finanziamento, patrimonializzazione dello stesso nell’ambito societario. La Borsa Immobiliare dell’Umbria “in questo campo è in grado di garantire la massima trasparenza e dunque realizzare corrette ed affidabili stime di ogni tipo di immobile, residenziale o industriale”.

Concetti ripresi da Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia, nel ricordare l’importanza di una istituzione come la Borsa Immobiliare “tanto più utile e necessaria proprio nei momenti critici in cui è indispensabile garantire che le transazioni immobiliari siano effettuate in condizioni di trasparenza e certezza anche grazie alla divulgazione rapida e chiara di tutte le informazioni chiave per decidere, sia che si voglia vendere o cedere in affitto sia che si voglia acquistare o prendere in locazione. In questo senso, la Borsa Immobiliare dell’Umbria rappresenta una struttura dinamica in grado di rispondere alle esigenze della comunità e della filiera immobiliare nel suo complesso offrendo un sistema operativo neutrale, capace di favorire lo sviluppo e la razionalizzazione del mercato immobiliare locale nonché di incentivare la professionalità contro l’improvvisazione e l’abusivismo.

Molto seguiti ed apprezzati gli interventi di Mario Pera, Segretario Generale della Camera di Commercio di Perugia, Alessandro Petruzzi, Consigliere Camerale e Presidente Federconsumatori Umbria e Fabio Dominici, Vice-Presidente del Comitato di Vigilanza della Borsa Immobiliare.   

 

 

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