Morte di Corelli, il ricordo di Donatella Porzi

di Donatella Porzi

Esemplare per formazione, per gusto e per senso dello spettacolo, Valter Corelli ha contribuito in maniera inimitabile allo sviluppo della cultura teatrale umbra, disegnando un percorso di intrattenimento mai lontano dalla comprensione della gente, sempre in equilibrio tra la ricerca e la sperimentazione da un lato  e la creazione di eventi popolari e coinvolgenti dall’altro. Seguire Corelli in uno spettacolo voleva dire poter ricostruire con lui la scena sulla quale egli si muoveva, partecipare alla sua azione, accostarsi al suo leggio per riscaldarsi al calore creativo dell’attore. Corelli ha avvicinato in questa maniera generazioni su generazioni di giovani al teatro, ha saputo offrire il teatro nell’umanità del lavoro dell’attore, nella preparazione del mestiere dello scrittore, nella colloquiale dimensione del regista.

A lungo ha messo le istituzioni locali umbre nella condizione di crescere verso prodotti culturali di stimolo e di animazione e ha contribuito a creare quei cartelloni – estivi e non solo estivi – che oggi formano gli anelli di una tradizione evoluta e ricca ancora di premesse. Ciò è accaduto anche nei confronti della Provincia di Perugia, in circostanze nelle quali la nostra committenza era il punto di partenza per un’elaborazione condivisa con Corelli e la sua proposta finiva per adattarsi magnificamente alle esigenze spazio-temporali della messa in scena. Il senso di tristezza che oggi ci lascia la sua scomparsa è molto forte, ma siamo tutti convinti che molto di Valter Corelli sopravviverà alla sua morte, molto i giovani attori di oggi gli devono e molto della sua mitezza invincibile ci risplenderà negli occhi di tutti quelli che lo hanno conosciuto, palpitante ricordo di un notevole attore specializzato nell’arte del vivere.

 

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