Nestlé: “Nessuna manifestazione concreta per l’acquisto degli ex dipendenti”

PERUGIA  – La Nestlè respinge qualsiasi iniziativa legata all’idea di alcuni gruppi di ex lavoratori, intenzionati a riacquisire l’azienda Perugina. “Perugina è in trasformazione, ma non certo in crisi né in vendita, né tanto meno in liquidazione.  Non ci sono pertanto i presupposti, né di fatto né di legge, per dare concretezza” all’iniziativa di “un gruppo di ex dipendenti, usciti dall’azienda da oltre 20 anni, di costituire una cooperativa sul modello del ‘Workers Buy Out’, con cui attivare alcune produzioni a marchio Perugina”.

Iniziative che la Nestlé dice di aver conosciuto dalla stampa. “Come abbiamo dimostrato in occasione della cessione del marchio Ore Liete ad un’azienda locale – continua Nestlè – guardiamo con favore allo sviluppo di iniziative imprenditoriali autonome, soprattutto se in grado di contribuire alla ricollocazione professionale dei lavoratori in esubero a San Sisto, ma occorre fare chiarezza per evitare equivoci”. Nestlé ricorda che, “ancora oggi vengono prodotti a San Sisto diversi cioccolatini in portafoglio sin dagli anni ’20”, Nestlè specifica che “molti altri prodotti erano già usciti di produzione prima che Nestlé rilevasse Perugina, nell’ormai lontano 1988”.

“Rimaniamo comunque in attesa di contatti diretti per poter valutare nel merito eventuali proposte, possibilmente corredate da un concreto business plan”, conclude Nestlè.

Ma l’azienda fa anche sapere che incontrerà il gruppo di ex dipendenti che hanno proposto di costituire una cooperativa sul modello del ‘workers buy out’, con cui attivare alcune produzioni a marchio Perugina. Lo ha reso noto la stessa azienda. La Nestlè – si legge in una nota – ha aderito così alle sollecitazioni del vice ministro dello Sviluppo Teresa Bellanova. L’incontro con il gruppo degli ex dipendenti è stato fissato per venerdì 15 dicembre. In quella sede il gruppo ascolterà le loro proposte

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