Norcia, continuano le operazioni di trasferimento dell’archivio al “Deposito G”

NORCIA – Vigili del fuoco di Terni, Perugia e Pavia, insieme alla Protezione Civile di Foligno, ai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio di Perugia e ai funzionari della Soprintendenza Archivistica  e bibliografica dell’Umbria e delle Marche sono impegnati nel trasferimento dell’archivio storico comunale di Norcia a Spoleto, presso la sezione di Archivio di Stato dove tutto il prezioso materiale potrà essere riordinato e consultato da studiosi, ricercatori e studenti.

Il trasferimento della preziosa documentazione si è resa necessaria in seguito agli eventi sismici del 30 ottobre 2016 e successivi che hanno ferito profondamente la città di Norcia danneggiando seriamente anche la sede dell’archivio: il complesso monumentale di San Francesco. Si tratta di una soluzione temporanea poiché – al pari delle opere d’arte – tutto il materiale archivistico tornerà nei luoghi di origine non appena sarà possibile individuare locali idonei e sicuri ad ospitare questa preziosa documentazione che costituisce la memoria storica e l’identità delle comunità.

In questi giorni si sta trasferendo la documentazione del periodo successivo all’Unità d’Italia (Post-unitario) e tra le carte cadute a terra a causa delle scosse di terremoto è stata recuperato dai Vigili del fuoco anche il contratto stipulato nel 1879 tra il Comune di Norcia e l’architetto Domenico Mollaioli “per i lavori in marmo decorativi il prospetto del tempio di S. Benedetto” ossia per i lavori inerenti la facciata della basilica che ha retto al sisma del 30 ottobre ed è diventata il simbolo della volontà di rinascita, della capacità di resistenza, della forza morale di chi, nonostante le avversità, non desiste ed è pronto a ricominciare da capo senza perdere le proprie radici.

È un piccolo esempio per evidenziare quanto sia importante salvaguardare gli archivi, tutelarli e recuperarli affinché non si disperda quella unicità che dà forza alle comunità stesse. Nella Sezione di archivio di Stato di Spoleto sono già consultabili gran parte dei documenti provenienti da Norcia e da Preci: sono già pervenute richieste di consultazione per tesi di laurea, pubblicazioni e studi specifici. Il personale dell’Archivio di Stato da mesi sta lavorando sodo per riordinare il materiale custodito nel Deposito G – equivalente al deposito di Santo Chiodo per le opere d’arte –, quello realizzato appositamente per conservare temporaneamente gli archivi di  comuni ed enti locali  colpiti da eventi calamitosi. Durante la permanenza nel Deposito G, i fondi archivistici vengono riordinati e se necessario restaurati in attesa del loro ritorno nei luoghi di origine. Norcia, Preci come il resto del territorio della Valnerina, non appena ci saranno le condizioni, potranno e dovranno contare sui propri archivi, una  particolare tipologia di bene culturale, per trovare la  forza di risollevarsi ancora una volta in quanto tali beni, al pari delle opere d’arte, costituiscono una risorsa per il territorio in termini di attrattiva culturale e turistica.

 

 

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