Norcia, il Comune cerca un apicale per Servizi sociali, cultura e affari generali

NORCIA – Il Comune di Norcia cerca un istruttore direttivo per i Servizi Sociali, Culturali e gli Affari Generali al fine di sostituire l’apicale andato in pensione il primo settembre scorso. Si cerca urgentemente una professionalità con competenze specialistiche di alto livello che non è stato possibile individuare all’interno dell’ente.

L’avviso per la selezione è pubblicato per cinque giorni consecutivi e continuativi (a partire dal 6 settembre 2017) sul portale web http://www.comune.norcia.pg.it,  in sostituzione di qualsiasi altra forma di comunicazione e questo ‘per salvaguardare le esigenze di trasparenza e di buon andamento dell’azione amministrazione nonché di attuare una  scelta di un candidato in possesso di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità  si è attivata la procedura comparativa di selezione. L’incarico, conferito dal sindaco Nicola Alemanno, avrà una durata non superiore al mandato elettivo del sindaco stesso.

Tra i requisiti, la cittadinanza italiana, il diploma di laurea in Scienze Sociali del Servizio Sociale, adeguate competenze informatiche e sufficiente conoscenza di una lingua straniera (inglese, francese o spagnolo). Tra i requisiti speciali si richiede una comprovata esperienza professionale pluriennale per almeno cinque anni nonché l’iscrizione al relativo albo degli Assistenti Sociali.

La domanda dovrà essere presentata in carta semplice secondo lo schema allegato all’avviso. La domanda dovrà materialmente pervenire al Comune di Norcia entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 11 settembre 2017.  L’ammissione dei candidati verrà   vagliata dal responsabile dell’area economico finanziaria del comune di Norcia mentre una apposita commissione provvederà all’esame della documentazione presentata dai candidati e ad effettuare un colloquio finale. In ogni caso “all’esito del colloquio, il Sindaco, con proprio decreto individua tra gli idonei il soggetto con cui stipulare il contratto di lavoro, potendosi discostare con giudizio motivato, dalle valutazioni della commissione”.

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