Omicidio Raffaella Presta, presidio davanti al tribunale durante udienza contro il marito

PERUGIA – Un presidio silenzioso per dire no al femminicidio e non dimenticare la morte orribile di Raffaella Presta, uccisa a fucilate dal marito il 25 novembre del 2015, nella loro abitazione a Perugia, a pochi passi dal figlio piccolo della coppia. L’iniziativa si terrà il 19 dicembre, davanti al tribunale di Perugia, mentre ci sarà una nuova udienza contro Francesco Rosi accusato dell’omicidio.
L’iniziativa è promossa dal Centro Pari Opportunità della Regione Umbria, Libera…Mente Donna e Rete delle donne AntiViolenza Onlus. “Saremo in tante – affermano – con indosso qualcosa di rosso, per ribadire ai familiari di Raffaella e a tutta la cittadinanza che la sua morte – come quella di molte altre donne – non sarà dimenticata”.
Con l’avvio del processo per il femminicidio di Raffella Presta, Libera…Mente Donna, il Centro Pari Opportunità della Regione Umbria e la Rete delle donne AntiViolenza Onlus, si sono costituite parte civile. “La nostra scelta – spiegano – non è un atto formale, ma fortemente politico, per ribadire che l’omicidio di una donna non è solo un fatto delittuoso avvenuto tra le mura domestiche, ma un crimine contro l’umanità connotato dal genere, che riguarda la società civile tutta, uomini e donne, oltre alle istituzioni. Troppe volte la vita delle donne viene messa sotto la lente d’ingrandimento alla ricerca di colpe o responsabilità ascrivibili invece, soltanto agli assassini che, spesso, non sono uomini incontrati per caso, ma legati alle vittime da relazioni affettive”.

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