Orvieto: Europa, solidarietà e impegno politico. Al via la due giorni di dibattiti del Centro studi Aldo Moro

ORVIETO –  Le verità nascosta e le verità accertate sul rapimento e la morte di Aldo Moro. Si è aperto a Orvieto, al Palazzo del Popolo, con l’intervento dell’onorevole Gero Grassi il convegno “L’impegno dei cattolici democratici nella politica di oggi tra solidarietà e legalità”.  Due giorni – venerdì 8 e sabato 9 luglio – di dibattiti e confronto sui temi della solidarietà, della legalità nella politica nazionale ed europea organizzato dal Centro Studi Aldo Moro in collaborazione con L’Unità.  Prima parte del pomeriggio dedicata all’Europa, affrontando con il Vice Presidente dell’Europarlamento David Sassoli, l’europarlamentari Enrico Gabarra e Simona Bonafè, il consigliere regionale della Basilicata Vito Santarsieto e il Presidente della Commissione Ambiente della Regione Umbria, Eros Brega.

“Non dobbiamo essere felici dell’esito del referendum – ha detto l’eurodeputato Davide Sassoli -, e se domani, o a settembre, ci fossero iniziative che facciano ripensare a questo risultato dobbiamo vederlo come un fatto positivo. Fuori dall’Europa si sta da soli e si deve combattere con un mondo complesso. Se arrivassero segnali di un forte ripensamento dalla Gran Bretagna penso che ne dovremmo essere contenti”, prosegue. “Abbiamo bisogno di riconciliare le opinioni pubbliche all’Europa, ma anche che l’Europa cambi”. Sassoli ha poi sottolineato come “la scommessa storica dell’Europa appartiene molto alla cultura cattolica democratica. Ma le famiglie politiche europee oggi dovrebbero essere ripensate. La democrazia in Europa la costruiremo con partiti europei”.
gueriniTema sul quale il vicepresidente del Parlamento europeo, Enrico Gasbarra, ha rimarcato evidenziando che si deve puntare ora a un “congresso fondativo del Partito socialista europeo, e l’Italia deve giocare un ruolo da protagonista in questo, e insieme alla revisione del piano Junker, che va triplicato. L’Europa politica ha bisogno di questa scossa”. Una scossa che dall’Europa deve giungere alle regioni per sostenere la progettualità territoriale e gli investimenti come ha sottolineato il Presidente Brega, membro della delegazione italiana del Comitato delle Regione del Consiglio dell’Unione europea. Brega ha rimarcato la necessità di ridurre il rapporto tra le Regioni e l’Europa perché le Regioni possono essenzialmente vincere le grande sfide del lavoro, dell’investimento e della programmazione soltanto stando nelle politiche di viluppo europeo.
fioroniDalla solidarietà si è sviluppato il dibattito che ha caratterizzato il pomeriggio con l’apertura dell’onorevole Giuseppe Fioroni.  “Anche oggi – ha detto Fioroni aprendo il suo intervento – è possibile fare una politica diversa, in un altro modo, una politica radicata sui territori e del vivere bene, che non rinnega le proprie radici e i propri valori che non sono solo il passato ma il nostro futuro. Moro parlando ai giovani tanti anni fa diceva che una politica basata solo su tecnicismo e sulla moda cura solo l’oggi e rischia di essere anche dannosa. Contiene il germe del degrado. Votare qualcuno a prescindere alimenta solo un grande mercato dove si compra e ci si vende. Noi diciamo no a una politica egoista e narcisa che diventa fragile e violabile come i territori”.
Passaggio chiave quello di Fioroni sul futuro del Partito democratico. “Credo – ha ribadito il presidente della Commissione d’inchiesta sulla morte di Aldo Moro – che sia riduttivo e miope chi pensa che la strada da seguire sia quella di dare più spazio alla sinistra, semmai si deve guardare alla prateria smisurata di persone che sono moderate e che credono nei valori evangelici. Il Centrosinistra deve rivedere il suo rapporto con il mondo cattolico che ci ha abbandonato in maniera massiccia perché ci ha visto come una forza algida. Dobbiamo poter scrivere nella nostra agenda la parola famiglia. Occorre una politica familiare che prenda come riferimento quella dell’articolo 29 della Costituzione con politiche che fino ad oggi non siamo stati in grado di fare”.
platea orvietoEmozionante e profondo l’intervento di Sua Eminenza Cardinale, Gualtiero Bassetti, che ha richiamato all’impegno politico come missione di speranza e solidarietà. “La nostra Italia e l’Europa – ha spiegato Bassetti – hanno bisogno di uomini che tramite la politica si facciano servitori della gioia per tutti. Noi tutti come cristiani dobbiamo saperci assumere le nostre responsabilità, abbiamo il dovere di interessarci della cosa pubblica, di presentare progetti e di osservare critiche quando ce ne sia bisogno. Dobbiamo agire con la consapevolezza e la responsabilità di essere vicini a quanti si caricano sulle spalle il peso del governo”.
“Viviamo oggi un momento molto critico, siamo come in una casa in un bosco dove tutto intorno ci sono principi di incendio e perciò non è sicura e quindi bisogna rimettere dei cardini”. Ha sottolineato il cardinale Gualtiero Bassetti citando La Pira e Papa Francesco. ”Se non vinciamo la paura del diverso non avremo futuro” ha poi proseguito Bassetti evidenziando la “necessità e l’urgenza di costruire in Italia e in Europa un nuovo patto sociale per sconfiggere le nuove disuguaglianza e promuovere un modello di sviluppo più equo e giusto, e in questo senso l’impegno dei cristiani non è solo auspicabile ma doveroso”.

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