Gubbio cultura, consiglio comunale rovente. Il 26 si vota il piano di salvataggio

GUBBIO – La “Gubbio cultura e multiservizi” infuoca il consiglio comunale di Gubbio. Il 26 luglio la massima assise cittadina sarà chiamata ad esprimersi sul piano di riassetto della società in house del Comune ma intanto ieri il clima è si è già avvelenato durante l’interrogazione del consigliere di centrodestra Francesco Gagliardi. “E’ un anno – ha detto Gagliardi – che segnalo la situazione di deficit della società. Se è vero che l’amministratore nell’aprile 2015 ha protocollato documenti che attestavano le stesse difficoltà, perché si è atteso maggio 2016 per intervenire?”. Il sindaco ha difeso l’amministratore Alessandro Brunetti e la sua selezione e poi, nello specifico dell’approvazione dei bilanci: “Quello del 2014 è stato approvato perché c’era il parere favorevole dei revisori. Quello del 2015 non è stato ancora approvato per via di delle criticità sollevate e dell’incongruità dei due bilanci presentati dall’ex amministratore”.

L’attenzione ora si sposa al 26, quando la massima assise discuterà il piano di Brunetti. L’idea è ovviamente il salvataggio dell’azienda attraverso una ridistribuzione e un riassetto delle attività. Secondo Brunetti la Gcm dovrebbe continuare a gestire la farmacia, i parcheggi e il polo museale (i settori economicamente più redditizi, ndr) e restituendo alla gestione diretta del Comune le Scuole di Musica e di Liuteria. Intanto la prima mossa saranno le strisce blu lungo il viale del Teatro Romano,

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