Ospedale Branca, aperto polo sportivo per diabetici. In Umbria sono 50mila, adottate tecnologie innovative

GUBBIO – L’ospedale di Gubbio- Gualdo Tadino potrà contare su una nuova area dedicata ai pazienti diabetici, per migliorare la loro salute e qualità della vita anche attraverso l’esercizio fisico. Si tratta del “Polo per l’attività motoria metabolica”, realizzato dalla Usl Umbria 1, in collaborazione con l’Associazione Diabetici Eugubini (ADE), inaugurato il 23 marzo presenti, fra gli altri, l’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, i sindaci di Gubbio e Gualdo Tadino, il consigliere regionale Andrea smacchi, la presidente di ADE Paola Palazzari, la vice presidente di Fondazione CRP Cristina Colaiacovo, Cecilia Marino responsabile Servizio Diabetologia Alto Chiascio, Anna Rita Comodi, direttore Distretto Alto Chiascio e Teresa Tedesco, direttore Ospedale di Branca.

UN POLO GRATUITO PER 6MILA UTENTI
«In carico al Servizio – ha spiegato Anna Rita Comodi – risultano accedere ad oggi oltre 6.000 utenti provenienti sia dai Comuni del comprensorio che dalle aree limitrofe (Valfabbrica, Nocera Umbra, ecc.). Ad oggi, sulla base degli annali AMD (Associazione Medici Diabetologi), solamente il 44% dei pazienti diabetici a livello nazionale ha un controllo glicemico adeguato seppure il trattamento farmacologico si avvale di un approccio terapeutico variegato. Nasce quindi l’esigenza di modificare l’approccio al paziente diabetico, associando alla terapia farmacologica, un adeguato stile di vita e prevedendo una alimentazione adeguata associata ad esercizio fisico quotidiano e costante (30-40 minuti di camminata giornaliera). A tal proposito, nei pazienti con non adeguato controllo glicemicPolo Diabetici - palestra 2o, (sovrappeso, obesi e “pigri”), è necessario attivare un percorso strutturato per l’attività fisica nell’ambito dell’educazione terapeutica eseguita all’interno delle attività promosse dal Servizio di Diabetologia».

È stata quindi inaugurata, presso il Casale dell’ospedale di Branca, la palestra dove si svolgeranno gratuitamente le attività motorie con il contributo essenziale della Fondazione CRP: «Nei primi mesi di cura – ha sottolineato Paola Palazzari, presidente ADE – le attività della palestra sono completamente gratuite per i malati che prenderemo in carico. Solo successivamente i pazienti dovranno abbonarsi alle palestre del territorio, ma con un prezzo molto contenuto grazie alle convenzioni in atto».

IN UMBRIA 50MILA DIABETICI
«Si tratta di una struttura importante per la salute dei diabetici – ha evidenziato l’assessore Barberini – che in questo territorio sono circa 8mila e in Umbria oltre 50mila. Continua l’attenzione del sistema sanitario umbro verso le persone affette da diabete, dopo la recente introduzione di tecnologie innovative per l’automonitoraggio del diabete mellito, come i microinfusori per l’infusione continuativa di insulina e sensori per il monitoraggio continuo della glicemia: un nuovo modello di assistenza per migliorare la qualità della vita di chi soffre di questa patologia, che ha anticipato le direttive introdotte al livello nazionale dai nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza). Un obiettivo raggiunto grazie ad un percorso condiviso con le associazioni e gli operatori del settore».

BARBERINI LANCIA IL NUOVO PIANO SANITARIO REGIONALE: 13 TAVOLI TECNICI
Barberini ha anche evidenziato la necessità di «costruire un nuovo modello di sanità, meno “ospedalocentrico”, che investa su prevenzione e servizi territoriali, puntando su innovazione e cambiamento per Polo Diabetici - pubblicogarantire risposte più efficaci ai bisogni dei cittadini». «Tutto questo – ha concluso l’assessore – sarà al centro del nuovo Piano sanitario regionale, su cui inizieremo la discussione nei prossimi giorni, coinvolgendo un comitato scientifico di carattere nazionale, un comitato istituzionale con i professionisti della sanità, un comitato di redazione con tecnici dell’assessorato e delle aziende sanitarie, ma anche rappresentati del terzo settore e del volontariato. Verranno inoltre allestiti 13 tavoli tecnici dedicati a vari temi, ai quali tutti potranno dare il proprio contributo in modo tale che questo nuovo strumento di programmazione sia partecipato e condiviso».

 

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