Parlamento europeo a Norcia, il presidente Tajani: “Dall’Europa 2 miliardi di euro per la ricostruzione”. Emozione con l’Inno europeo sotto la statua di San Benedetto

NORCIA – Una visita per ridurre la disaffezione dei popoli, per accorciare la distanza tra le istituzioni europee e i cittadini. Con questo spirito Antonio Tajani, il presidente del Parlamento Europeo, ha portato a Norcia la sua istituzione, con i vicepresidenti e i capigruppo dei gruppi parlamentari. Da Tajani, che proprio a Norcia aveva fatto la prima visita ufficiale da eletto, anche impegni concreti. “L’Europa è con i cittadini. Dall’Ue arriveranno 1,2 miliardi di euro dal fondo di solidarietà e fino ad un massimo del 5% del totale nazionale senza bisogno di cofinanziamento dei fondi regionali, vale a dire una cifra intorno ai 500-600 milioni, arrivando così ai 2 miliardi di euro”, ha detto. “Voglio ringraziare tutti i parlamentari non solo italiani per l’impegno che hanno messo per cercare di alleviare le sofferenze dei cittadini colpiti dal terremoto”.

La delegazione è arrivata intorno alle 11, poi i lavori parlamentari nelle tecnostrutture. Quindi la visita al centro storico. “La presenza dei parlamentari europei a Norcia “sta a significare anche la volontà tangibile che ha per ricostruire la fiducia verso i cittadini e in particolare quelli della città di San Benedetto, della Valnerina e delle quattro regioni interessate dal sisma”, ha detto la presidente dell’Umbria Catiuscia Marini, che ha ribadito come l’iniziativa con Antonio Tajani e gli altri capigruppo europei “ha un significato simbolico molto alto, perché mostra anche concretamente una vicinanza delle istituzioni europee verso il nostro territorio”. Marini ha ricordato che è stata “aperta un’interlocuzione con le istituzioni europee sull’utilizzo dei fondi per la ricostruzione e anche per le azioni preventive sul territorio”. Ha anche sottolineato come “questa sia una terra fragile”. “Ma c’è gente resiliente – ha aggiunto – capace di reagire con forza e determinazione e forse anche l’Europa, nel quadro del suo progetto, può trarne insegnamento per cercare una reazione positiva”. “E come diceva Altiero Spinelli – ha sottolineato Marini -, la strada sarà molto dura, ma bisogna percorrerla ed è necessario percorrere. Questo è un auspicio verso Norcia e le nostre comunità, ma anche verso l’Europa e chi crede nel progetto europeo e nella continuazione del processo di integrazione dei popoli europei”.

Parla di “segno tangibile” di vicinanza anche il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.  “Noi fin dai primi momenti – ha ricordato Curcio – abbiamo avuto un rapporto vicino con l’Emergency response coordination centre di Bruxelles, perché quando accadono avvenimenti in Europa ci scambiamo subito le informazioni. In più abbiamo usato progetti e prodotti dell’Unione, come la restituzione satellitare del ‘progetto Copernicus’. La Protezione civile, quindi, è inserita appieno nel meccanismo dell’Unione europea e ritengo che la salvaguardia di questo meccanismo significa avere maggiore sicurezza sul territorio di tutto il continente”.

Presente anche il presidente dell’Anci, Antonio De Caro, sindaco di Bari. “Da rappresentante dei sindaci italiani sono onorato e orgoglioso che la riunione straordinaria della conferenza dei presidenti dei gruppi del parlamento europeo per celebrare i sessant’anni dei Trattati di Roma, si svolga qui a Norcia. Questo è un luogo non solo fortemente evocativo, perché qui tutto parla di san Benedetto, il santo protettore dell’Unione europea, della sua figura e della sua grande eredità spirituale. Ma è anche un luogo simbolo, una testimonianza vivente dell’impegno degli amministratori locali e in particolare dei sindaci che, dal 24 agosto scorso, con determinazione e caparbietà, sporcandosi letteralmente le mani con le macerie, sono usciti dall’emergenza e ora sono nella fase della ricostruzione”. “Ritengo essenziale – continua Decaro – che i parlamentari conoscano la situazione che vivono questi borghi. Abbiamo ottenuto l’allentamento dei vincoli di bilancio. Occorre che la ricostruzione sia vissuta come un problema europeo. Allo stesso tempo stare qui oggi, insieme, nel sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, in un momento in cui sembrano aver la meglio i nazionalismi e le forze disgregatrici, ci serve a dimostrare non solo che i princìpi che hanno ispirato i padri dell’Europa sono vivi e attuali. Ma che sulla base di quei princìpi possiamo guardare con più fiducia al futuro”, conclude il presidente dell’Anci.

Non è mancato l’imprenditore Brunello Cucinelli. “Norcia sarà ricostruita ancora più bella di prima, di questo ne sono certo”, ha detto. “Speriamo che la ricostruzione parta il prima possibile, se la gente vedrà le gru in azione sarà tutto più facile” ha aggiunto.
“Siamo certi – ha detto Cucinelli – che il Governo e l’Unione europea hanno dato piena disponibilità alla ricostruzione”.
L’imprenditore ha poi ribadito l’impegno a ricostruire il monastero di San Benedetto e la torre civica. “Che è il simbolo – ha sottolineato Cucinelli – della vita culturale, politica ed economica di questa città che, come ha detto padre Benedetto, è una città dell’anima”.

Dopo i lavori nella tensostruttura, i parlamentari hanno ascoltato l’inno europeo nella piazza principale di Norcia sventrata dal sisma e in corso di ricostruzione sotto la statua di San Benedetto. E’ stato uno dei momenti più simbolici della visita di oggi. La banda di Marciano ha suonato per i rappresentanti dell’Europa giunti fin qui.