Perugia, Case della salute e spesa farmaceutica, progetti e criticità: l’Usl Umbria 1 tira le somme

PERUGIA – Si propone di fornire una sanità “sempre più di qualità” e di migliorare il rapporto con i cittadini la Usl Umbria 1. Lo ha sottolineato il direttore generale Giuseppe Legato in occasione della conferenza dei servizi che si è svolta oggi a Perugia. “Puntiamo a migliorare l’accoglienza in tutte le nostre strutture – ha detto – con un’umanizzazione sempre maggiore dei servizi. Stiamo poi investendo in tecnologie”. Il direttore della Usl ha anche annunciato la nascita a Perugia della Casa della salute che sarà ospitata nel nuovo complesso di Monteluce, dove si trovava il policlinico.

La Usl 1 gestisce un territorio con 38 comuni, con oltre 500 mila abitanti su più di 4 mila e 200 chilometri quadrati.
Dispone di sei distretti, di due ospedali della rete dell’emergenza, Città di Castello e Branca, e quattro di comunità, Assisi, Castiglione del Lago, Città della Pieve e Pantalla, nonché un centro di riabilitazione intensiva, a Passignano sul Trasimeno, e residenze sanitarie assistite per il ricovero temporaneo. L’organico della Usl Umbria 1 comprende oltre 4 mila operatori.

“In fase di prechiusura anche il bilancio del 2014 chiude in pareggio – ha detto  Legato – grazie ad una oculata razionalizzazione dei costi, una spending review intelligente e silenziosa che ci ha fatto risparmiare  circa 2 milioni di euro. E questo senza chiudere o diminuire i servizi, ma, anzi, mantenendo  gli elevati  livelli di assistenza. La gestione finanziaria è stata connotata da una  liquidità di cassa sufficiente a garantire il pagamento dei fornitori con una media di 42 giorni rispetto ai 60 giorni normativamente stabiliti. La consolidata  situazione economica ha dato la possibilità alla Giunta regionale di erogare alle aziende sanitarie 10milioni di euro di cui 3.200.000 alla nostra azienda e siamo riusciti a contrarre un mutuo che ci dà la possibilità di rinnovare il parco tecnologico e intervenire su alcune strutture”.

“Numerose sono le cose fatte in questi anni, rispondendo alla nuove esigenze della popolazione – ha ricordato il direttore generale  –  Cito tra le tante l’apertura dell’ospedale unico di Pantalla, la riconversione dell’ospedale di Marsciano in Casa della salute, sperimentando un modello assistenziale innovativo che si è recentemente arricchito anche di un polo odontoiatrico. Inoltre la riconversione in corso delle strutture nell’area del Trasimeno, Castiglione del Lago e Città della Pieve. E’ in fase avanzata la procedura per l’acquisto di quella che era la clinica medica  dell’ex Policlinico di Monteluce, dove saranno trasferiti i servizi attualmente ubicati in via XIV Settembre, e stanno partendo i lavori per la riqualificazione del Parco di Santa Margherita. Sono in fase di avanzata progettazione anche la riconversione degli ex ospedali di Gubbio e di Gualdo Tadino”.

“Tra le criticità – ha proseguito Legato – restano la spesa farmaceutica ospedaliera,  ancora alta rispetto al tetto regionale, mentre è sostanzialmente in equilibrio quella territoriale. Non è vero che manca personale, la dotazione organica  conta  4.010 dipendenti ed è occupata al 95% circa. E’ partita la stabilizzazione dei dirigenti medici e del personale del comparto”.

“Dobbiamo inoltre migliorare l’organizzazione dei servizi, – ha concluso Legato – che devono essere più vicini ai bisogni e alle abitudini dei cittadini, la comunicazione con gli utenti e l’accoglienza che da progetto deve diventare routine”.

 

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