Perugia, Daniele è il primo nato nel 2018 al Santa Maria della Misericordia

PERUGIA – Si chiama Daniele il primo nato del 2018 del S.Maria della Misericordia: la mezzanotte era passata da una manciata di secondi tanto è che nell’atto di nascita è stata indicato l’orario delle 00.1. Daniele, Kg 3, 300 è il primogenito di una coppia perugina. La notte di S.Silvestro è stata particolarmente ,impegnativa per personale medico e ostetriche,Daniele ha preceduto di poco Emma , Kg 3,440  venuta alla luce alle 0.50.

IMG_2445Sono stati 1948 i nati nell’anno appena concluso, con una riduzione rispetto al 2015  del 3.5%, un calo più contenuto rispetto a quello generale. I parti sono stati 1895 in virtù di 55 nascite gemellari, delle quali 2 trigemine. In una  nota stampa l’Azienda Ospedaliera di Perugia fornisce altri particolari  circa l’attività svolta dalla struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia diretta dal dottor Giorgio Epicoco. : il più rilevante è  il tasso globale di taglio cesareo  che è stato fissato al  26% contro il 28,9% dell’ultimo anno.  ” Si tratta di un dato che mette  Perugia sulle stesse posizioni delle statistiche registrate in strutture analoghe del centro-nord – sottolinea  con soddisfazione il Dottor Epicoco-,che sottolinea come ” l’87,5% delle donne con un precedente taglio cesareo ha partorito spontaneamente”.
Continua anche ad essere  rilevante  il numero di madri straniere , che hanno contribuito per il 25% dei parti, con 47 nazioni rappresentate ma, circa il 40%, proviene dalla Romania e dall’Albania (in numero esattamente uguale). La nazione “new entry” di quest’anno è il KIRGHIZISTAN.
Particolarmente impegnativa l’attività svolta dalla struttura di Neonatologia UTIN; sono stati infatti 80 i neonati di peso inferiore ai 2 chili e circa il 14% di essi pesava meno di 1 chilo. Il bimbo più piccolo pesava alla nascita appena 540 grammi e questo è stato anche il  neonato all’epoca più bassa, trattandosi di una gravidanza giunta solo a 23 settimane (5 mesi e mezzo)
“E’ stato anche un anno di grande complessità assistenziale –  aggiunge il dottor Epicico- infatti a fronte della riduzione, ancorché modesta, dei nati, si è verificato un sensibile aumento delle gravidanze complicate da patologie gravi e/o rare, in particolare trasferite da altri ospedali, sia dell’Umbria che da regioni limitrofe”. A questo proposito viene ricordato il caso di una coppia straniera alla quale non erano state date speranze riguardo all’esito della gravidanza , arrivata al S. Maria della Misericordia di 29 settimane. “Con grande attenzione siamo  riusciti a raggiungere le 32 settimane, incoraggiati dalla tenacia della coppia – sottolinea Epicoco. Un bambino  che alla nascita pesava appena 760 grammi e che nei giorni successivi ha dovuto subire  un intervento chirurgico addominale, ma che ora sta bene e cresce costantemente grazie alle terapie del personale dell’ UTIN”.

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