Perugia, entro la fine di maggio l’80 per cento della città coperto dalla fibra ottica

PERUGIA – OpEn Fiber, la società che fa capo a Enel e Cdp, ha cablato in fibra ottica ultraveloce il 50% della città di Perugia. A fare il punto è stato l’ad Tommaso Pompei, in una conferenza stampa con il sindaco della città, Andrea Romizi, e con i rappresentanti di alcuni degli operatori telefonici, Wind Tre, Vodafone, Tiscali e Go Internet, con cui ha stretto gli accordi per la commercializzazione.
I piani di sviluppo per Perugia, la prima città da cui è partito il progetto di infrastrutturazione di OpEn Fiber, prevede per la fine di maggio 2017 la copertura dell’80% dell’intero Comune, comprese le otto aree industriali della città. La realizzazione di questa infrastruttura prevede un investimento, interamente sostenuto da OpEn Fibr, di 20 milioni di euro con una ricaduta occupazionale che riguarda, al momento, oltre 450 persone.

E’ stata una gara in cui ognuno ha fatto la sua partita” e “a noi è stato riconosciuto un premio per la nostra capacità di progettare le reti: è vero che siamo anomali, perché i nostri ingegneri sono più bravi”. Così l’ad di OpEn Fiber, Tommaso Pompei, ha commentato l’esito della gara Infratel per la cablatura delle aree a fallimento di mercato che ha visto la stessa OpEn Fiber aggiudicarsi tutti e 5 i lotti.
Quanto appunto alle anomalie riscontrate da Infratel, Pompei ha spiegato che “come previsto dalla prassi la stazione appaltante andrà a verificare la congruità dell’offerta: succede e sarebbe successo sempre, perché in base al Codice degli appalti l’offerta i cui risultati superano un certo livello di punteggio prevede la verifica”. Tra l’altro, ha ricordato, “il 70% dell’offerta era sul merito tecnico”. Per quanto riguarda quindi le verifiche necessarie, Pompei ha detto che OpEn Fiber “aspetta con grande serenità, anche per rispondere alla marea di ricorsi che ci saranno”.

“Con Acea c’è un’attività operativa in corso, stiamo lavorando per definire se è possibile un piano di sviluppo su Roma basato sulle infrastrutture che l’azienda capitolina mette a disposizione”. Così l’ad OpEn Fiber, Tommaso Pompei, ha risposto ai cronisti che, a margine di una conferenza stampa gli chiedevano se sia prevista la realizzazione della rete in fibra anche a Roma, così come sta avvenendo in altre città, Perugia in testa.

La “prima differenza” tra OpEn Fiber e i suoi concorrenti sta nel fatto che “noi facciamo, agli annunci cerchiamo di far seguire le realizzazioni”. Lo ha dichiarato l’ad della società che fa capo a Enel e Cdp, Tommaso Pompei, nel corso di una conferenza stampa sullo sviluppo della rete in fibra nella città di Perugia.
“Il nostro programma – ha sottolineato Pompei – è molto serrato: a livello europeo ci sono delle realtà simili, ma per caratteristiche ed estensione il nostro è un unicum. Una volta tanto corriamo il rischio di non essere quelli che arrivano sempre più tardi, ma fra i primi”. Pompei ha ricordato che OpEn Fiber “ha due genitori importanti, come Enel e Cdp, un programma ben delineato e non forniamo servizi direttamente ai cittadini, ma solo l’infrastruttura. Questo è un unicum che dovrebbe tranquillizzare tutti e che mette gli operatori in condizioni di competere su una base paritaria. Tutti coloro che condividono con noi il disegno sono dei clienti, alcuni sono più simpatici di altri, ma questa è un’opinione personale”.
Quanto ai finanziamenti per la realizzazione della rete (circa 3,9 miliardi per la copertura di 271 città), Pompei ha detto che “le risorse provengono in parte dagli azionisti e in parte dal sistema bancario: siamo in fase avanzata di negoziati con la Bei, cui seguirà un pool di 10-15 banche. Oggi c’è molta liquidità sul mercato e quindi c’è una buona opportunità finalizzata alla realizzazione di grandi progetti industriali”.
(ANSA).

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