Perugia, la testimonianza di una donna operata al seno: “Quella sensazione di essere prese per mano dalla diagnosi alle dimissioni”

PERUGIA – Dal dubbio di un tumore  al seno alla diagnosi e poi all’intervento chirurgico  sono trascorse meno di tre settimane. Roberta, una donna di 44 anni  ha voluto contattare  la direzione dell’Azienda Ospedaliera di Perugia non  appena  è  tornata a casa. “ Le esperienze che si vorrebbero evitare-dice-  vanno affrontate con coraggio e speranza, ma desidero far presente di  aver trovato sul mio percorso persone e professionisti straordinari. Ringraziarli è il minimo che possa fare, perché   in simili situazioni  una donna ha bisogno di sentirsi protetta non solo dalla propria famiglia”. Roberta  verso la fine dello scorso mese di luglio grazie autopalpazione  aveva rilevato la presenza di un nodulo; da qui la  richiesta del medico di medicina generale per una mammografia a  carattere di urgenza. Anche grazie alle sedute straordinarie previste dal piano per il contenimento delle liste d’attesa attivate dal nosocomio perugino, la donna usufruiva della prestazione richiesta nella tempistica indicata dal medico. Dopo gli esami strumentali, la biopsia confermava il sospetto di un  tumore al seno e la sinergia tra professionisti che operano nello stesso ambito  permetteva di programmare l’ intervento chirurgico in tempi brevissimi. “ Come capita sempre quando si vivono situazioni analoghe – racconta ancora Roberta-  con la mia vicina di letto abbiamo familiarizzato, trovando conforto nel fatto di  avvertire un trattamento umanizzante da parte del personale della senologia, dal Dottor Andrea Saracini  e dalla  assistente di radiologia Teresa Zarmanian, e poi  da  quello della equipe del professor  Antonio Rulli, senza dimenticare  il Dottor  Francesco Barberini, che oltre alla assistenza  ha contribuito a scacciare i cattivi pensieri, rispondendo a tutte le  domande che in questi casi tutte le donne si fanno”.

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