Perugia, nuovi uffici comunali a Ponte San Giovanni. L’opposizione sulle barricate

PERUGIA – Nuovi uffici comunali e una nuova biblioteca a Ponte San Giovanni: il consiglio comunale ha detto sì con 19 voti favorevoli e 11 astenuti.Come ha ricordato il Presidente della III commissione consiliare Urbanistica Cenci il progetto di fattibilità tecnico-economica era stato approvato lo scorso 15 dicembre dalla stessa commissione con il favore di 8 consiglieri di maggioranza e le 6 astensioni di PD e M5S.

Nell’illustrazione del progetto è intervenuto anche l’Assessore Calabrese, per spiegare che le sedi comunali presenti a Ponte San Giovanni sono tutte dislocate in maniera sparsa, peraltro in strutture che l’Amministrazione comunale ha in affitto. “Era necessario –ha detto- riassumere tutti questi servizi in un’unica struttura di proprietà, che non solo permettesse un risparmio, ma che soprattutto fosse rappresentativa dell’identità del quartiere, posizionata in un luogo strategico.” Calabrese ha anche ricordato come il progetto sia stato il frutto di un’ampia partecipazione tra uffici e cittadini, che se aveva visto critiche al primo progetto presentato, ha poi tenuto conto dei suggerimenti e delle esigenze espresse, tanto che l’ultimo progetto ha ottenuto un ampio consenso da parte delle associazioni del territorio.

Per la realizzazione dell’intervento è stata individuata una rata di terreno lungo via Cestellini, già di proprietà dell’amministrazione, collocata a lato dell’area su cui sorge la caserma dei Carabinieri e confinante sugli altri lati con l’area a parco pubblico e parcheggio. Attualmente l’area è classificata dal vigente Piano Regolatore Generale come area “Spu/Pzp” destinata alla realizzazione di piazze e spazi pedonali, che dovrà diventare invece zona classificata come Spu, per cui il consiglio è chiamato, con una procedura semplificata, all’approvazione non solo del progetto preliminare ma anche all’approvazione dell’adeguamento delle previsioni del PRG. L’edificio previsto avrà una superficie lorda di 905 mq, per ospitare in una sede unica tutti i servizi e funzioni del Comune: uffici, biblioteca e sala polivalente, per un importo complessivo di 1.600.000,00 euro che sono stati coperti con il mutuo inizialmente previsto per Pieve di Campo, avendo ritenuto l’amministrazione, con il consenso delle associazioni locali, che il progetto in questione fosse prioritario. “Mi auguro per questo progetto un ampio consenso dei consiglieri -ha detto Calabrese- perché esso gode già di un consenso ampio da parte del territorio, come poche altre iniziative, è partecipato e condiviso.”

Il capogruppo PD Mencaroni, nell’inaugurare il dibattito ha sottolineato come se, da un lato, era necessaria una nuova sede degli uffici a Ponte San Giovanni, dall’altro, si potevano riqualificare spazi già costruiti e non utilizzati, senza costruire ex novo. “Ci si trova di fronte ad un progetto -ha detto Mencaroni- che insiste su un’area nella quale esso stesso potrebbe portare ulteriori problematiche, soprattutto alla viabilità. Il progetto non ci convince, per cui il nostro voto non potrà essere favorevole come richiesto dall’assessore.” Il consigliere M5S Pietrelli, nel condividere le perplessità espresse da Mencaroni, ha aggiunto anche che non si può prescindere dall’efficientamento energetico, per cui il progetto non può non tenere conto nelle normative europee che tra due anni renderanno cogente l’obbligo di consumo di energia quasi zero.

Di modernità dell’edificio, che allinea Perugia alle tendenze già attuate nelle più moderne capitali europee ha parlato il capogruppo di Forza Italia Massimo Perari per annunciare il suo voto favorevole al progetto, che egli considera riqualificante per l’area. Dello stesso avviso anche il consigliere FdI Sorcini, per il quale questo progetto è sicuramente un progetto di qualità per Ponte San Giovanni, un quartiere che per anni è stato oggetto di una vera devastazione urbanistica. Sul risparmio, che permetterà nel giro di otto nove anni di recuperare la spesa per l’affitto attuale, si è incentrato l’intervento del capogruppo di Progetto Perugia Otello Numerini che ha tenuto a sottolineare anche l’ampia partecipazione e condivisione della cittadinanza rispetto al progetto. Tutte ragioni, a suo avviso, più che valide per approvare la proposta.

Critica la consigliera Rosetti che, ribadendo quanto già affermato dal collega Pietrelli, ha sottolineato come da piano regolatore quell’area sarebbe adibita a piazza e spazi pedonali, destinazioni che hanno in sé valori sociali “che con il progetto si va ad intaccare senza una visione più ampia per un quartiere che ha bisogno di interventi importanti.” Rosetti ha chiesto che Perugia possa essere, con questo progetto, la prima amministrazione che con orgoglio va ad anticipare la norma sul consumo energetico quasi zero, dando anche un esempio di sensibilizzazione ai cittadini.

In risposta alle sollecitazioni dei consiglieri, l’Assessore Calabrese ha ribadito che il progetto rappresenta una scelta strategica, fatta dall’ente insieme a chi Ponte San Giovanni lo vive ogni giorno e ne conosce le esigenze, un piccolo municipio che ha una funzione di recupero sociale, che diventa elemento di ricucitura del quartiere. Sull’aspetto energetico, infine, Calabrese ha preso l’impegno di tornare più dettagliatamente sul progetto, al momento di fattibilità preliminare, per un’ulteriore partecipazione da parte del consiglio.

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