Perugia, paletti dissuasori contro la sosta selvaggia. Il Comune sotto accusa

PERUGIA – Sta rischiando un vero e proprio boomerang la giunta Romizi con l’ultima iniziativa messa in campo contro la sosta selvaggia. Un rimedio che anziché migliorare la situazione dei parcheggi corre il pericolo di peggiorarla. Una scelta che sa molto di improvvisazione anche perché in molti casi i paletti-dissuasori sono stati piazzati in zone dove non esistono parcheggi, creando enormi disagi per i residenti. Sul piede di guerra i commercianti che nel giro di poche ore si sono visti installare decine di paletti sui marciapiedi, isolando ancora di più i propri esercizi commerciali. La scena non è nuova, infatti, la prima reazione contro la politica dei paletti c’è stata in via Mario Angeloni. Poi a Borgo XX Giugno all’inizio dell’anno proprio davanti ai giardini del Frontone. Tante polemiche subito dopo a viale Roma con cittadini, insegnanti e commercianti infuriati con l’Amministrazione Comunale, tanto da andare a protestare direttamente dal Sindaco Andrea Romizi. Il primo cittadino garantì un suo diretto intervento per risolvere la questione. In realtà il tempo è passato inutilmente con altre zone della città coinvolte dal “progetto paletti”. L’ultimo colpo è stato quello di via Manzoni a Ponte San Giovanni: poche ore per “palettare” quasi 600 metri di strada con esercizi commerciali ormai impossibilitati anche ad effettuare il tradizionale carico e scarico delle merci. La scelta del Comune sta scatenando una crescente bagarre con forti mal di pancia anche all’interno della stessa maggioranza. Cittadini pronti a marciare verso Palazzo dei Priori, commercianti che minacciano di abbassare le saracinesche e insegnanti infuriati in vista del primo giorno di scuola. Quando tornerà dal viaggio di nozze il Sindaco dovrà fare i conti con questa grana che rischia di far male alla giunta comunale. Nel frattempo il gruppo del Pd va all’attacco sui lavori di via Kennedy e sul manto di via Penna. Per i democratici perugini siamo ormai ad un anno di “cantiere fantasma” per gli ascensori della galleria Kennedy.

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