Perugia, i precari della Provincia chiedono la proroga dei contratti

PERUGIA – I precari dei servizi per il lavoro e la formazione della Provincia di Perugia si riuniscono in assemblea per concordare con sindacati territoriali e Rsu le strategie di mobilitazione e chiedere a Provincia e Regione l’immediata proroga dei contratti a tempo determinato, in scadenza al 31 dicembre 2014. L’incontro si terrà il 3 dicembre, partire dalle 8.30, nella sala riunioni Centro per l’Impiego di Perugia.

I precari chiedono anche la stipula di un protocollo d’intesa che preveda, contestualmente, l’avvio di un percorso di stabilizzazione presso gli enti a cui saranno attribuite le deleghe in materia di lavoro, formazione e politiche attive, anche alla luce della recente sentenza della Corte di Giustizia Europea in tema di precariato e dopo molti anni di contratti a termine attivati a fronte di procedure concorsuali e una più forte valorizzazione esterna delle decine di migliaia di attività svolte annualmente da questi servizi nei confronti di disoccupati, percettori di ammortizzatori sociali, disabili e minori.

Senza il lavoro dei precari – si rileva in una nota – a partire dai prossimi giorni, centinaia di cittadini rischiano di non poter accedere ai servizi, tra questi centinaia di giovani rischiano di non poter partecipare alle misure previste da Garanzia Giovani e di non poter tenere i colloqui già concordati fino a marzo 2015 (in media 40 appuntamenti al giorno).

I precari chiedono anche l’istituzione di un soggetto unico (Agenzia) pubblico che a livello regionale e nazionale si occupi dei servizi e delle politiche attive del lavoro rivolte ai disoccupati, favorendone l’inserimento/reinserimento occupazionale e un reale investimento delle istituzioni competenti, regionali e nazionali, su tali servizi al fine di un rafforzamento e potenziamento utile a rispondere alle esigenze dei cittadini e del sistema produttivo, in particolare nell’attuale momento di grave crisi economica.

Nel caso in cui non fossero adottate tempestivamente le misure necessarie – spiegano – saremo costretti ad usufruire dei giorni di ferie rimanenti (che altrimenti non ci verrebbero pagati) bloccando, di conseguenza, i servizi per tutto il mese di dicembre. In caso di mancata proroga dei contratti, tali servizi sono a rischio anche nei mesi successivi.

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