Perugia, Romizi a Renzi: “Subito lo stato di emergenza”. Scoppia la polemica tra maggioranza e opposizione

PERUGIA – Mentre scoppia la polemica tra maggioranza e opposizione, il sindaco Andrea Romizi scrive direttamente a Matteo Renzi chiedendo di attivare lo stato di emergenza. Dopo il nubifragio di domenica scorsa Palazzo dei Priori muove i primi passi ufficiali cercando sponda anche dalla Regione. Per il primo cittadino di Perugia non è sufficiente lo stato di calamità che riguarda esclusivamente i danni subiti dal settore agricolo. Per questo Romizi non perde tempo, gioca d’anticipo e si rivolge direttamente a Palazzo Chigi.

Da Palazzo Cesaroni, sede del Consiglio regionale, trova la disponibilità dell’assessore regionale Fernanda Cecchini. Arriva a sorpresa proprio dall’assessore Cecchini l’assicurazione che, per quanto riguarda la giunta regionale, non ci sono responsabilità da parte del Comune. “L’amministrazione comunale ha fatto tutto il possibile, ma la quantità di pioggia caduta è stata quasi il triplo rispetto alle previsioni”, ha così risposto in Consiglio regionale l’assessore tifernate. La lettura di Palazzo Donini sembra sconfessare la presa di posizione di Pd e Psi comunali che hanno criticato Romizi sulla incapacità di mettere in campo misure di prevenzione. Per l’opposizione “qualcosa di più e di diverso, ad iniziare dalla cabina di regia, poteva essere fatto”. All’attacco del centrosinistra replica il vicesindaco Urbano Barelli: “Chi ha governato per tanti anni la città dovrebbe chiedersi come mai le manutenzioni non sono state fatte, piuttosto che attribuire all’attuale Giunta problematiche del passato”. Per Forza Italia di Palazzo dei Priori Pd e Psi si comportano come veri “sciacalli” sulle spalle dei perugini.

Nel frattempo continuano i lavori per riaprire le strade interrotte e superare la fase di emergenza.

Nubifragio, Perugia fa la conta dei danni

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