Perugia, sforbiciata da 2 milioni di euro su welfare, decoro, turismo e cultura, Pd e Psi insorgono

PERUGIA – Il colpo di forbici si è abbattuto sulla spesa del Comune e il taglio è stato tutt’altro che indolore. La cura dimagrante ha investito diversi settori: turismo, cultura, decoro urbano ma anche servizi e welfare, con una riduzione media della spesa del 6,77% e un risparmio complessivo di oltre 2 milioni di euro.

Questa mattina le sette pagine che contengono la manovra sono state spulciate in commissione bilancio dove è stata fornita la tabella delle rinegoziazioni effettuate negli ultimi 4 mesi dal Comune.

Le voci dell’elenco sono molteplici. Nel campo del welfare spiccano i 25mila in meno per la gestione dei servizi educativi per la prima infanzia, i 60mila dal taglio all’appalto mense scolastiche, i 69mila in meno rinegoziati dall’assistenza domiciliare anziani. Passando alle manutenzioni, cultura e al turismo , il taglio ammonta a 25mila euro per servizio di pulizia (vigilanza), a 118mila per le operazioni cimiteriali, a 1 milione per corrispettivo biglietto unico Perugia, a 40mila per la comunità montana, a 82mila per la convenzione con la cooperativa il Telaio per lavori di utilità nelle biblioteche, a 26mila per il servizio infopoint turistici, e a 30mila per decoro urbano del centro storico.

Un piano di tagli su cui si sono scagliate le proteste dell’opposizione. Pd e Psi in particolare criticano in particolare i tagli al sociale. I capogruppo Mencaroni e Arcudi annunciano che presenteranno degli emendamenti per cancellare quelli che danneggiano il welfare. “Pur nella piena consapevolezza delle difficoltà in cui le amministrazioni pubbliche si trovano ad operare – scrive Arcudi in una nota – riteniamo che per i principi di giustizia coesione ed equità sociale, sia giusto intervenire sulle ricchezze, sui patrimoni, prima che sui servizi erogati alle famiglie, agli anziani alle fasce sociali maggiormente in difficoltà, ai minori ed ai cittadini non autosufficienti. Pertanto riteniamo che, prima dell’approvazione del bilancio, sarà necessario, trasferire tali tagli su servizi meno essenziali (quali convenzioni per le pulizie, servizi gestioni e notifiche contravvenzioni, convenzioni manovalanza e traslochi ed altro), e introducendo la Tasi su chi ne è stato incredibilmente risparmiato, cioè i proprietari di ricchi patrimoni immobiliari e proprietari di ville e case di lusso”.

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