Perugia, un incontro per ricordare monsignor Elio Bromuri

PERUGIA – A poco più di un anno dalla morte di mons. Elio Bromuri, avvenuta il 17 agosto 2015, l’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve e gli amici del Centro internazionale di accoglienza-Ostello fanno memoria di un sacerdote che ha vissuto e testimoniato la sua fede e il suo servizio a Dio e ai fratelli con spirito “laico”, promuovendo l’incontro dal titolo “Ricordando Don Elio”, in programma martedì 11 ottobre, alle ore 16, presso la Sala dei Notari del Palazzo comunale dei Priori. Seguirà (ore 18) la celebrazione eucaristica nella cattedrale di San Lorenzo presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti.

Dopo il saluto delle autorità civili, religiose e del mondo della cultura del capoluogo umbro, interverranno mons. Carlo Ghidelli, arcivescovo emerito di Lanciano-Ortona, Piergiorgio Lignani, presidente emerito di Sezione del Consiglio di Stato, Marco Tarquinio, direttore del quotidiano “Avvenire”, e Carlo Cirotto, presidente della Cooperativa “Unitatis Redintegratio”.
Si è voluto ricordare don Elio a quanti l’hanno conosciuto e apprezzato nel giorno in cui avrebbe compiuto 86 anni, l’11 ottobre. In questo giorno la Chiesa celebra la festa liturgica della Divina Maternità di Maria, come lo stesso don Elio scrisse nel lontano 11 ottobre 1952, un anno prima della sua ordinazione sacerdotale: «Nel giorno della Tua Maternità, o Madonna, io nascevo … La mia vita è stata segnata dal destino col segno della Tua Maternità. Sotto la Tua stella ho spiegato le vele della mia vita».

Con questo scritto inedito, il cardinale Bassetti apre la sua presentazione del volume: Don Elio. Uomo del dialogo. Nella carità. Nella libertà e nella fedeltà alla Chiesa, che sarà presentato durante l’incontro alla Sala dei Notari. «“Sono diventato un figlio quando tu venivi celebrata come Madre e non era un caso perché il caso non esiste. Era un richiamo di Dio, un segno della Provvidenza”. Sono ancora e di nuovo le frasi di don Elio a illuminarmi – scrive il cardinale – mentre provo a formulare i motivi per cui, tra le cure del governo pastorale, mi manca così tanto la sua parola subito incisiva, che rivela a distanza la saggezza e il calore; il suo consilium risolutivo quando si tratta di prendere una decisione, indirizzare un messaggio delicato, formulare un pensiero che attraversi i media per rimanere nelle coscienze e produrre frutto. Stavolta a venirmi incontro sono parole inaspettate eppure ancor più sue, vergate a mano su fogli di quaderno e rimaste per decenni inedite, custodite e donate per il tramite di persone buone che hanno, a loro volta, accompagnato don Elio con la discrezione di tutta una vita».

Il volume è edito dalle Edizioni La Voce, il settimanale che don Elio ha diretto per oltre 30 anni, e ripercorre la vita e l’opera di questo sacerdote in quattro sezioni principali: una serie di testi inediti; testimonianze di persone che lo hanno conosciuto bene, in diversi ambiti della sua esistenza; una biografia; e una scelta di fotografie particolarmente significative, dalla prima comunione all’incontro con papa Francesco. L’auspico è quello, come è sottolineato nell’articolo di recensione sulle colonne de La Voce in edicola questo fine settimana, «di pubblicare in futuro un secondo volume con nuove testimonianze».

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