Conferenza fine anno, Tesei: speriamo da Governo provvedimento equilibrato
Perugia – Si è tenuta presso la Sala riunioni “Rita Levi Montalcini” dell’Azienda Ospedaliera di Perugia la tradizionale conferenza stampa di fine anno della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, presenti tutti i membri della Giunta Regionale. Una sede scelta non casualmente, a testimonianza del grande impegno dell’esecutivo regionale in campo sanitario in questo 2020 e soprattutto come gesto tangibile e concreto di grande riconoscenza per lo straordinario lavoro svolto da tutti gli operatori del settore. “Prima della conferenza – ha sottolineato la Presidente della Regione, Donatella Tesei – abbiamo piantato fuori l’ospedale di Perugia un albero in memoria delle vittime del Covid, ma anche come segno di gratitudine per tutti gli operatori sanitari e anche come simbolo di forza e resistenza, caratteristiche che questo leccio, donato da Umbraflor, rappresenta”.
Nel corso della conferenza, la Presidente ha infatti parlato dell’impiego delle tante forze messe in campo per rispondere all’emergenza sanitaria. “Un’emergenza che ci ha visto impegnati notte e giorno per poter dare le migliori risposte possibili a tutti gli umbri. La pandemia ci ha anche permesso di capire quali erano le criticità e quali le eccellenze della sanità pubblica regionale, fotografia che ci ha permesso e ci permetterà di migliorare l’intero sistema”.
Nel suo discorso la presidente Tesei ha posto l’accento anche sulla capacità di fare squadra sia all’interno della Giunta regionale, sia tra istituzioni, come nel caso – ad esempio – dell’Università, nonché tra i vari attori della società, come le parti sociali. Una capacità di concertazione e condivisione che si è vista anche nella stesura del Defr, totalmente nuovo nell’impostazione e nei contenuti, che a breve approderà alla discussione dell’Assemblea legislativa”.
“Oltre all’emergenza Covid – ha sottolineato Tesei – abbiamo agito in numerose direzioni, come quella della completa riorganizzazione della macchina regionale, dai direttori, ai dirigenti, alle posizioni organizzative a tutti gli amministratori delle partecipate. Proprio in quest’ultimo ambito stiamo provvedendo, dopo un periodo di ricognizione, ad una nuova gestione che evidenzi ‘mission’ e costi, efficientandole al meglio”.
Un passaggio fondamentale dell’intervento della presidente della Regione è stato quello dedicato alla ricostruzione: “non abbiamo lasciato indietro la ricostruzione post sisma – ha affermato -, anzi le abbiamo impresso una fondamentale spinta tanto da averne consentito il suo concreto avvio. Dopo 4 anni dalla scossa, infatti, siamo finalmente riusciti in pochi mesi di azione a rimuovere le macerie, a liquidare 1000 pratiche, a recuperare e spendere 9 milioni restati fermi addirittura dal sisma del 1997. Un lavoro costante e attento, quello sulla ricostruzione, che ci vedrà soddisfatti solo al suo termine, ma che in questo 2020 ha potuto contare, solo per dare qualche numero, 521 liquidazioni di stati di avanzamento per un totale di 29.900.000 euro e 540 anticipazioni a professionisti incaricati della progettazione di interventi di ricostruzione per un importo pari a 7.000.000 euro. Nel corso dell’anno sono state presentate all’USR 892 istanze, di cui 447 con la procedura semplificata (di cui all’art. 5 della O.C. 108/2020, ndr). Alle 340 pratiche accolte corrisponde un importo di contributi concessi pari a 120.500.000 euro, ovvero il 55% del totale fino ad oggi concesso”.
Lo sforzo della Giunta nel 2020, ha spiegato la Presidente Tesei, si è concentrato anche sui conti economici della Regione avendo dovuto fronteggiare 35 milioni di euro di minori entrate a causa della pandemia e 17 milioni di sbilancio per il trasporto pubblico locale, nonché alle maggiori spese, come ad esempio proprio quelle nel trasporto, dovute alle norme anti Covid, e agli aiuti a famiglie ed imprese per mitigare l’impatto economico negativo derivante dalla conseguenze dell’emergenza pandemica.
Dopo l’intervento della Presidente, gli assessori regionali hanno ciascuno sottolineato alcune delle scelte fatte nell’anno che si sta chiudendo, spaziando dalle rimodulazione e riprogrammazione dei fondi comunitari, nella direzione della Stabilità, Inclusione e Competitività, all’attenzione per il turismo, colpito anch’esso dalla crisi, passando per l’istruzione e la digitalizzazione.
Impegno anche in ambito agricolo, in particolar modo delle filiere umbre, ed in quello della tutela dell’ambiente con il Piano rifiuti che nel tempo ha accumulato ritardi e che oggi deve e sta per essere completato. Gli aiuti alle imprese, l’attenzione verso l’innovazione, ma anche quella nei confronti delle infrastrutture e trasporti sono stati nel 2020, e saranno anche nei prossimi anni, al centro delle politiche regionali.
Oltre al settore sanitario è stato sottolineato l’impegno in campo sociale con il nuovo Prina (Piano integrato per la non autosufficienza) che lascia la scelta tra l’assistenza diretta e quella indiretta e con un milione ulteriore di risorse a disposizione. Così come il lavoro svolto a favore della telemedicina e delle Usca (Unità per la continuità assistenziale).
LE DOMANDE – “Speriamo che il provvedimento sia saggio e possa consentire un certo equilibrio”: così la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei in vista dell’incontro con il Governo sulle misure restrittive per il periodo natalizio. “In ogni caso le attività che dovessero chiudere in seguito a esso che abbiano veramente risorse e ristori adeguati perché altrimenti c’è già un settore della nostra economia in difficoltà e rischiamo di perderci per strada molte aziende” ha aggiunto, rispondendo all’ANSA nella conferenza stampa di fine anno.
L’APPUNTO DELLA CGIL – “Cara presidente Tesei, ma quale concertazione?”. Inizia così il post pubblicato dalla Cgil dell’Umbria su Facebook dopo la conferenza stampa della presidente della giunta regionale che ha parlato di “concertazione” con associazioni datoriali e sindacati nella costruzione del Defr. Cgil, Cisl e Uil avevano già espresso chiaramente la loro posizione in una nota unitaria dello scorso 8 dicembre, che resta pienamente valida.