Quintana offesa, Metelli a Baronti: “Caro prof, forse le è sfuggito qualcosa”

FOLIGNO – Domenico Metelli, presidente dell’Ente Giostra Quintana di Foligno, non ci sta a far passare la manifestazione che rappresenta come provinciale ed espressione di una piccola città e risponde per le rime al docente dell’università di Perugia, Giancarlo Baronti, che nei giorni scorsi aveva in qualche modo offeso la grande festa folignate nel corso di un convegno dedicato “Perugia 1416”, rievocazione storica promossa dal Comune del capoluogo umbro. Come anticipato da Umbria Domani, Metelli, con una nota ufficiale, ha invitato il professore di discipline antropologiche a vedere la Quintana prima di giudicarla.

“Caro professore – scrive il presidente – desidero invitarla ufficialmente alla Quintana. Ci tengo particolarmente che venga a vederla, è importante che si renda conto di cosa accade a Foligno durante la manifestazione e che cosa siamo in grado di fare perché temo abbia avuto un approccio superficiale e le sia sfuggito qualcosa”. “La Quintana – prosegue Metelli – è un evento di rilievo internazionale e soprattutto è una grande festa di popolo dal forte valore antropologico. Non a caso, infatti, la grande Festa di Foligno è annoverata tra le manifestazioni presenti al Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari di Roma e oggetto di una dettagliata ricerca condotta dalla dottoressa Mariotti. La Quintana, ci tengo a ricordarlo, promuove la crescita culturale e la coesione sociale. Foligno, grazie anche alla presenza della Quintana, si è sviluppata molto. Mi preme ricordarle la genesi della manifestazione. Infatti, proprio 70 anni fa, la riproposizione dell’antica Giostra della Quintana ha contribuito a ricucire il tessuto sociale della nostra città lacerato dalla guerra civile e, dal 1946 ad oggi, la manifestazione costituisce la struttura sociale della città. Anche grazie alla Quintana, infatti, Foligno è una città che registra un’elevata aggregazione sociale”.

E ancora: “la Quintana è l’unica manifestazione umbra nell’elenco del patrimonio immateriale italiano, con tanto di parere ufficiale della Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici dell’Umbria. Il prestigioso riconoscimento prende le mosse dall’espressione di identità culturale collettiva e dalla sua recente candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco e si fonda appunto sull’altissimo valore culturale ed etnoantropologico della Giostra, una manifestazione che ha le sue prestigiose radici in oltre quattro secoli di tradizioni documentate storicamente. Qualcosa dunque, potrebbe esserle sfuggito e per questo, caro professor Baronti, la invito ufficialmente come gradito ospite alla grande Festa di Foligno”.

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