Referendum, a Perugia volata finale con Lotti e Bocci: “Il 4 dicembre ci giochiamo il futuro dell’Italia”

PERUGIA – Due sottosegretari per un sì: Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e Gianpiero Bocci, che riveste la stessa carica ma al ministero dell’Interno, insieme a Perugia per lanciare la volata finale del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo. E all’appello hanno risposto in tanti, la sera del 29 novembre al Park Hotel di Ponte San Giovanni, dove si sono ritrovati anche diversi leader della politica umbra come la presidente del Consiglio regionale, Donatella Porzi, l’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini,  i consiglieri regionali Andrea Smacchi e Marco Vinicio Guasticchi, sindaci e amministratori locali.fullsizerender

“Il 4 dicembre – ha detto Bocci – si terrà uno degli appuntamenti più importanti della storia politica degli ultimi decenni, in cui possiamo realizzare ciò che i cittadini chiedono da anni: eliminare sprechi, diminuire i costi, essere più veloci, cambiare una parte della Costituzione ormai superata. Coloro che sostengono il no dicono una bugia e fanno una forzatura affermando che con questa riforma verrà alterato l’equilibrio fra i poteri dello Stato. Semplicemente rimettiamo ordine e rendiamo il Paese più efficiente e veloce. E giunto il momento di rivedere il Parlamento, passando da un bicameralismo paritario a un ramo di esso che rappresenterà i territori e loro bisogni, in sintonia con quanto detto nella prima parte Costituzione in cui è stato evidenziato il ruolo importante delle autonomie locali per la qualità stessa della democrazia”.
E ancora: “È una riforma che farebbe qualsiasi buon padre di famiglia, lo sforzo che dobbiamo fare è ricordare che il 4 dicembre diamo un voto per il futuro del nostro Paese, da cittadini liberi, di un’Italia che può finalmente uscire dalla crisi. A differenza ultimi 30 anni, in poco più di un anno questo Parlamento è riuscito a fare una riforma determinante. Se prevarrà il sì costruiremo un’Italia più bella e una politica più credibile e forte, in totale sintonia con il lavoro dei nostri padri costituenti a cui vogliamo dare uno scatto in più”.

fullsizerenderLuca Lotti, dopo aver illustrato i principi cardine della riforma, ha evidenziato come “oggi ci sia grande confusione tra le competenze di Stato e Regioni a discapito del Paese” e come “sia difficile e lungo fare una legge”. “Ho sperimentato sulla mia pelle l’inefficienza del bicameralismo paritario – ha detto – quando si è trattato di fare con la legge sull’omicidio stradale, che ci ha messo due anni per essere approvata. Per 30 anni la politica, da destra a sinistra passando per i grillini, ha promesso il superamento del bicameralismo e l’abbattimento costi politica ma non è stato mai fatto. Dobbiamo spiegare alle persone come stanno realmente le cose, cosa cambia con la riforma e cosa c’è scritto perché ci sono state tante bugie in giro. Tanti dicono che si deve votare no per mandare a casa il Governo, ma questo si manda a casa con le elezioni votando sulle cose che ha fatto. Dobbiamo spiegare ai cittadini che, se vincerà il no, il 5 dicembre mattina il sole sorgerà lo stesso ma sarà impossibile fare subito un’altra riforma visto che quelli che sostengono il no ci hanno provato per trent’anni”.

E ancora: “Il 4 dicembre voteremo per un Paese più snello e semplice, dove le leggi saranno fatte con maggiore rapidità. I prossimi giorni potranno decidere il futuro dei nostri figli, i prossimi 30 anni di storia. Il futuro dell’Italia e dei nostri figli è nelle nostre mani”.

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