Resilienza delle città d’arte, il sottosegretario Bocci: “Puntare sulla sussidiarietà”

PERUGIA – ”Le calamità che siamo ciclicamente chiamati a vivere ci invitano ad una riflessione che coinvolge i termini della prevenzione, gestione e ripristino delle criticità che volta per volta si creano. Criticità che possono essere superate grazie alla collaborazione sempre più stringente”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, che ha aperto il convegno ‘La Resilienza delle città d’arte ai disastri naturali in Umbria, Toscana e Marche’, patrocinato dall’Assemblea legislativa e organizzato dal Cerher, il Centro di competenze integrate per la promozione della Resilienza delle Città d’Arte ai disastri naturali in Umbria, Toscana e Marche.

Il Cerher e il suo ideatore, il professor Sgamellotti rappresentano un importante tentativo, su scala macroregionale e nazionale, di promozione delle pratiche di resilienza delle città d’arte alle catastrofi naturali e che si propone di diventare Agenzia Italiana Unisdr (United Nations International Strategy for Dicaster Risk Reduction) per i beni culturali e nodo dell’infrastruttura E-Rihs (European Research Infrastructure on Heritage Science)”.

“L’esperienza del terremoto del 2016 – ha proseguito la presidente Porzi – ci ha insegnato a gestire i problemi dei cittadini, ma anche la messa in sicurezza delle opere d’arte. Chilometri di carta preziosissima dei nostri archivi, salvati da un lavoro di squadra di Protezione civile, Vigili del fuoco, Carabinieri, Esercito e Volontariato, uniti dalla stessa volontà di fare presto, in una corsa contro il tempo”.

Interessanti gli spunti dei due rettori, quello di Perugia e quello di Camerino. Il primo, il professor Franco Moriconi, ha parlato di università come di un qualcosa portatore di innovazione in campo di operosità interdisciplinare. Per Claudio Pettinari, Rettore di Camerino, “le Università sono vicine ai territori. Utili: terza missione per far sì che si guardi a questi disastri come qualcosa che può andare oltre. Si può creare sviluppo. Nel nostro territorio abbiamo vissuto una tragedia”.

Conclusioni affidate al sottosegretario Gianpiero Bocci, che ha parlato del principio di “sussidiarietà, che rappresenta l’elemento per portare questo Paese ad una situazione diversa. Sussidiarietà orizzontale e non verticale, per rendere merito ai corpi intermedi dell’italia”.

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