Roberto Baggio visita la zona rossa di Norcia [FOTO]

NORCIA – Il cuore di Roberto Baggio non smette mai di battere, nemmeno ad oltre tredici anni dal suo ritiro dal calcio giocato. L’ex campione di Caldogno, vincitore del Pallone d’Oro del 1993, dopo aver fatto sognare intere generazioni di tifosi ha dato ancora una volta sfoggio della sua immensa umiltà e grandezza sul piano umano rinunciando a festeggiare in maniera strettamente personale il suo cinquantesimo compleanno per cercare di regalare un sorriso alle popolazioni terremotate di Amatrice prima e Norcia poi.

Dopo il bagno di folla di ieri sera, con tanto di taglio di torta, quella odierna è stata la giornata della visita alla zona rossa del centro storico di Norcia, accompagnato dalle varie istituzioni cittadine, potendosi rendere conto di persona di tutto ciò che questa calamità naturale può aver provocato. Chiara testimonianza della sua sensibilità verso le problematiche di carattere extrasportivo il fatto che l’ex calciatore ha voluto passare la notte in Valnerina noleggiando due camper, visto che al suo seguito c’erano anche moglie, figli, manager e la famiglia di quest’ultimo. Il corteo, piuttosto nutrito dal punto di vista numerico, è partito intorno alle 10:30 da Porta Romana, percorrendo Corso Sertorio (le zone di recente riaperte al pubblico) per poi snodarsi nelle parti inaccessibili, rigorosamente con il casco in testa. La visita si è poi conclusa costeggiando le rovine della Basilica di San Benedetto per terminare all’esterno delle mura, precisamente a Porta Ascolana. Qui l’ex codino si è concesso alle telecamere di varie emittenti nazionali, offrendo diversi spunti di rifessione. “Credo che soltanto venendo qui si può percepire almeno in parte la portata di questo evento – ha spiegato Roberto Baggio, lodando poi l’operato dei vigili del fuoco, impegnati a mettere in sicurezza le strutture a rischio – Anche in questo contesto si può vedere tutte le componenti che si sono adoperate per aiutare questa gente e questi paesi. Sono veramente d’applausi, in tutto e per tutto”.

La speranza è che ora non cali l’attenzione su queste delicate tematiche: “Si parla tanto dei politici, se vogliono fare qualcosa di concreto basta venire qui e capiranno che c’è da fare. Basterebbe qualche parola in meno e molti fatto in più”. Infine, un elogio a quello che fino al 2013, anno in cui lavorava in Federcalcio come presidente del Settore Tecnico, è stato il suo mondo: “Credo che l’ambiente calcistico si sia mosso. Vorrei fare un plauso ad alcuni ultrà, che spesso vengono tartassati, ma che hanno aiutato in questa occasione queste persone. Per una volta onore a loro”. Dopo aver visitato il centro sportivo Fernando Allegrini l’ex fantasista di Fiorentina, Juventus, Milan e nazionale ha dato simbolicamente il calcio di inizio ad una partita tra giovani calciatori, prima di fare ritorno verso il Veneto, regione di cui è originario. Un’idea geniale quindi, proprio come quando giocava: in pochi sicuramente si sarebbero aspettati un’apparizione del genere, ma i grandi uomini sanno sempre stupire e Baggio lo ha saputo fare nel modo migliore. Senza ovviamente pubblicizzare nulla, perché a prevalere in queste occasioni deve essere il sentimento e la voglia di aiutare chi è stato meno fortunato a mettere da parte i problemi, almeno per qualche ora. E una personalità come queste ne rappresenta l’indubitabile garanzia.

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