Sanità, al via l’integrazione fra gli ospedali di Foligno e Spoleto. Provvisoria la sede del Sert folignate: sarà spostata

L’integrazione fra gli ospedali di Foligno e Spoleto diventerà presto realtà. È quanto emerso, ieri, nel corso dell’audizione nella terza commissione del Consiglio regionale (Sanità e servizi sociali) del direttore regionale Salute e coesione sociale, Emilio Duca, e del direttore generale della Usl Umbria 2, Sandro Fratini. L’incontro era stato chiesto dai consiglieri regionali Luca Barberini (Pd), Giancarlo Cintioli (Pd) e Franco Zaffini (Fratelli d’Italia) per fare chiarezza sulla riorganizzazione e sulle difficoltà dei due nosocomi e, in generale, per discutere delle politiche sanitarie regionali.

Fratini, nel suo intervento, ha affermato che il percorso di integrazione fra gli presidi ospedalieri di Foligno e Spoleto è ritenuto necessario, soprattutto tenendo conto che in nessun’altra zona dell’Umbria esistono due realtà sanitarie di grande qualità a meno di trenta chilometri di distanza, un corridoio importante da sfruttare per dare risposte sempre più efficaci ai bisogni del territorio. Il direttore generale della Usl 2 ha anche evidenziato la necessità di specializzare sempre più le due strutture ospedaliere, anche attraverso la mobilità delle équipe mediche che vi operano, nell’ottica della loro valorizzazione. Rientra in quest’ottica anche la recente conferma del dottor Enrico Mariani alla guida della Chirurgia di Foligno, dopo le incomprensioni con la direzione generale della Usl 2 che avevano portato il celebre primario a dimettersi dell’incarico, anticipando il suo pensionamento. Mariani infatti, restando in servizio fino a ottobre 2016, si occuperà in particolare del processo di integrazione tra gli ospedali di Foligno e Spoleto, soprattutto nella gestione della chirurgia oncologica di alta complessità, creando specifici pool operativi per migliorare la qualità dell’offerta e puntare al massimo utilizzo di entrambe le strutture, usando al meglio le tecnologie presenti.

Duca ha invece illustrato le iniziative messe in campo non solo nell’Usl 2, ma in tutto il territorio regionale alla luce del Patto per la salute 2014-2016, promosso dal Governo Renzi per favorire la riorganizzazione degli ospedali italiani e l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. Il direttore regionale, mettendo in evidenza i consistenti tagli alle risorse destinate ai servizi sanitari regionali, ha ribadito la necessità di attuare la più ampia collaborazione e integrazione possibile fra le strutture ospedaliere presenti sul territorio umbro per razionalizzare e mantenere alto livello rei servizi. Il consigliere regionale del Pd Luca Barberini ha sollecitato Duca a definire quanto prima il nuovo Piano sanitario regionale per poter attuare tutte le riforme necessarie per migliorare la sanità umbra.
Il dirigente della sanità umbra ha anche chiarito la questione dei concorsi per i primari di Chirurgia e Anestesia dell’ospedale di Spoleto, dicendo che sono stati individuati gli esperti che saranno chiamati a giudicare i candidati e che le selezioni ci saranno nel mese di marzo.

Nel corso dell’audizione si è parlato anche della vicenda della nuova sede del Sert di Foligno, recentemente spostata da via Meneghini in viale Anona, fra il malcontento generale. Tra i primi a bocciare il trasferimento della struttura da via Meneghini in viale Ancona il consigliere Barberini, che ha portato il caso in Consiglio regionale definendo la scelta fatta dalla Asl “sbagliata, inopportuna, non condivisa dai cittadini”, in quanto la nuova sede si trova “in una delle principali via d’accesso alla città, lontana dall’ospedale, in una zona prevalentemente residenziale che ospita una delle scuole elementari e d’infanzia più frequentate del territorio folignate”. Sull’argomento erano intervenuti anche i consiglieri regionali Andrea Smacchi (Pd), Franco Zaffini (Fratelli d’Italia) e Rocco Valentino (Forza Italia) ed era stata avanzata la richiesta al presidente della terza commissione di effettuare un sopralluogo per verificare la situazione, che però non è mai avvenuto. Anche il Consiglio comunale di Foligno si era espresso a riguardo, invitando la Usl 2 a trovare una sede più adatta per il Sert. Incalzato da Barberini, il direttore generale della Usl 2 ha affermato che è stato necessario spostare la struttura in altro luogo perché la vecchia sede era ormai fatiscente, che i locali di viale Ancona rappresentano comunque una soluzione provvisoria ed è intenzione della Usl 2 spostare il Sert in uno spazio più vicino al presidio ospedaliero di Foligno, come accade in altre parti dell’Umbria.

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