Sanità pubblica e universale per l’Umbria: partita la raccolta firme

“Il Piano socio-sanitario elaborato dalla Regione Umbria va cambiato. Si tratta di un documento che sconta prima di tutto la totale mancanza di partecipazione e confronto all’interno della società umbra. Mancanza che ha di fatto prodotto un documento parziale e lacunoso, non coincidente con le principali criticità che attraversano la società umbra”. Inizia così il testo della petizione “Per una sanità pubblica e universale in Umbria” che Cgil, Cisl e Uil regionali hanno lanciato oggi, 3 marzo, con una raccolta firme che ha preso il via davanti alla più grande struttura sanitaria della regione, l’ospedale di Perugia, e che continuerà nelle prossime settimane su tutto il territorio, nei luoghi di lavoro, nei mercati, nelle piazze e anche online, attraverso la piattaforma Change.org.
“Lanciamo questa raccolta firme a sostegno della nostra proposta – hanno spiegato stamattina i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari, presenti al banchetto davanti al Santa Maria della Misericordia – perché siamo convinti della necessità di un coinvolgimento largo della popolazione rispetto alle scelte sul futuro della sanità e su un diritto fondamentale per le persone, come quello sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione”. I sindacati umbri arrivano a lanciare questa petizione dopo un percorso lungo e partecipato di assemblee in tutti i territori della regione: da Spoleto al Trasimeno, dall’Alta Umbria a Orvieto e all’Alto Chiascio. Assemblee nelle quali sono intervenuti, tra gli altri, tanti sindaci e amministratori locali che hanno confermato la mancanza di confronto e partecipazione che ha caratterizzato fin qui il percorso della Regione Umbria.
Il documento – volutamente sintetico per essere più facilmente diffuso e condiviso – indica 8 punti fondamentali per il futuro della sanità in Umbria: lotta al Covid; assunzioni di personale con contratti stabili (2000 è la cifra indicata dai sindacati); protocollo sugli appalti; lotta agli infortuni e alle malattie professionali; rapporto con l’università; confini chiari per la sanità privata; programmazione pubblica e investimenti; partecipazione.
“In poche ore abbiamo già raccolto centinaia di firme e siamo convinti che l’adesione sarà molto significativa – hanno concluso Sgalla, Manzotti e Molinari – Il prossimo 29 marzo, in occasione del Consiglio Regionale, consegneremo alla presidente Tesei la nostra petizione con le firme a sostegno, per avviare finalmente una vera fase di contrattazione per riscrivere il piano socio-sanitario per l’Umbria”.