Sanità, due dentisti umbri volontari in India: cureranno i profughi tibetani in fuga dalla Cina

Due giovani dentisti umbri partiranno come volontari per per l’India del nord, dove allestiranno un ambulatorio odontoiatrico per portare assistenza sanitaria ai profughi tibetani fuggiti dalla Cina, a seguito di fenomeni di repressione di natura religiosa. Si tratta dei dottori Omar Aberrà e Amedeo Acquaviva, appartenenti alla sezione provinciale di Perugia dell’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi), presieduta dal dottor Antonio Montanari, che ha sostenuto l’iniziativa.
I due professionisti sono stati ricevuti stamani dall’assessore regionale a Sanità, coesione sociale e welfare, Luca Barberini, che ha espresso “grande apprezzamento” per la loro missione umanitaria.
I due dentisti, che hanno già fatto un’esperienza simile in Kazakistan, sono gli unici umbri a partecipare al progetto umanitario, ideato al livello nazionale dalla Fondazione Andi onlus, nata per volontà dell’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) per promuovere la salute orale in particolare di persone in condizioni di disagio.
“L’iniziativa – ha spiegato il dottor Aberrà – è stata fortemente voluta dal Dalai Lama in persona, molto sensibile verso le problematiche della comunità buddista tibetana presente in India. La missione si chiama ‘Piccolo Tibet’ e si terrà nella regione Landak, nell’India settentrionale, a circa 4mila metri di altezza. Partiremo il 28 luglio, la missione durerà quindici giorni e si articolerà in due parti: prima faremo un censimento dei vari casi nelle scuole e nei monastero, curando le persone sul posto, laddove possibile; in una seconda fase assisteremo la popolazione locale in una clinica odontoiatrica allestita da dal tecnico italiano, grazie al contributo della Fondazione Andi che ha consentito l’acquisto degli strumenti necessari. L’ambulatorio – ha detto ancora il dottor Aberrà – resterà aperto anche in futuro, saremo io e il dottor Acquaviva ad inaugurarlo, insieme al capo missione Guido Corradi e al tecnico Renato Pantano e poi passeremo il testimone ad altri dentisti che avranno voglia di dedicarsi al volontariato”.
“Siamo vicini ai professionisti umbri che mettono a disposizione la loro competenza e passione per sostenere chi si trova in situazioni di disagio e difficoltà”, ha detto l’assessore Barberini. “Al dottor Aberrà e al dottor Acquaviva – ha detto ancora Barberini – abbiamo chiesto di inviarci una sorta di report dell progetto, affinché possa costituire un’iniziativa pilota che contribuisca a far conoscere nel mondo l’importante esperienza e il forte impegno degli umbri nel sociale e nella sanità”.
Fuori dalle righe il dottor Aberrà confessa di “essere lusingato per l’attenzione delle istituzioni” e che il “vero motivo della partenza è ‘egoistico’, in quanto il volontariato ci permette di entrare in contatto profondo con gente che vive realtà diverse, sentiamo la necessità di metterci alla prova per ritrovare le coordinate in una società di benessere, dove tropppo spesso i privilegi vengono vissuti come dovuti portando così ad odiare il diverso invece di comprenderlo”.

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