Scorie Ast, entro il 2016 il progetto. Morselli: “Sarà individuato a Terni il piano migliore al mondo”

TERNI – I motori sono stati accesi: la gara internazionale per individuare il progetto di smaltimento e recupero delle scorie dell’Ast sarà completata entro luglio 2016. Non sarà un progetto qualsiasi. “Qui a Terni individueremo il migliore progetto al mondo”, ha fatto sapere questa mattina l’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, nel corso di una conferenza stampa in cui è stata presentata l’iniziativa e il comitato di vigilanza che vede alla presidenza Antonio Catricalà, già viceministro dello Sviluppo economico durante il governo Letta, presidente dell’Antitrust dal 2005 al 2011, presente oggi all’incontro con la stampa.
L’ad Morselli, dopo aver ricordato che a maggio la Provincia ha invitato l’Ast a trovare una soluzione diversa al riciclo delle scorie che non fosse l’utilizzo della discarica, ha sottolineato la serietà e l’impegno con il quale lo stabilimento di viale Brin si è attivato per individuare la soluzione a un problema che non è stato ancora risolto a livello mondiale. Una soluzione con non fosse semplicemente quella dello smaltimento delle scorie ma del loro riutilizzo a fini economici. L’Ast ha individuato tre obiettivi: la tutela dell’ambiente, fare del progetto un’opportunità di lavoro e di sviluppo del territorio, imporre Terni al mondo intero per l’altissimo livello di questo piano. Da qui la decisione di lanciare una gara internazionale aperta a player internazionali dotati di capacità economico-finanziarie, organizzative e tecnologiche, conoscenze del mercato. Player in grado di gestire le scorie, recuperarle e commercializzare i prodotti ottenuti.
Il direttore dello stabilimento, Massimo Calderini, ha ricordato che l’Ast, con un milione di tonnellate d’acciaio l’anno, produce 300mila tonnellate di scorie di cui 120 cosiddette nere e 180 bianche. “Con questo progetto – ha detto Calderini – stiamo cercando non solo un metodo sicuro di smaltimento ma una soluzione che in chiave di economia circolare, deve essere industrialmente sostenibile, in linea con gli standard ambientali nazionali e internazionali e coerente con le richieste del mercato”.
La governace dell’iniziativa prevede una commissione tecnica e un comitato di vigilanza, quest’ultimo presieduto come detto da Catricalà, che dovrà garantire non solo la trasparenza delle procedure ma dare anche il proprio contributo rispetto all’adeguatezza e all’efficacia delle regole procedurali. “Assicurare la trasparenza ed efficacia della comitato e degli uffici che hanno redatto i documenti di gara – ha detto Catricalà – sono i difficili compiti dell’organismo di controllo, composto da persone altamente qualificate, personalmente sono pronto al massimo impegno. Sono affascinato da questo progetto – ha proseguito – che è ambizioso, ma non impossibile, si tratta di un’operazione coraggiosa per tutti che farà bene al territorio e ad Ast”.
Del comitato di vigilanza fa parte anche Leopoldo Di Girolamo, presidente della Provincia. “Questa è una sfida di alto livello – ha detto Di Girolamo – abbiamo chiesto tempi stretti a questo percorso”.
E l’Ast ha risposto: gli iniziali 14 mesi previsti per la gara sono scesi a 9. “la fase propedeutica è terminata – ha spiegato Calderini – a gennaio 2016 si concluderà la fase di elaborazione del bando ed entro luglio 2016 si concluderà la gara. A quel punto saremo pronti per esaminare le proposte avanzate già da agosto. Questa fase durerà 4 mesi”.

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