Spoleto, chiedevano soldi in cambio di gioielli falsi: fermati tre truffatori
SPOLETO – Bloccavano ignari cittadini che, pensando di fare una buona azione, rimanevano vittime di una truffa. A scoprire il sistema utilizzato dai delinquenti sono stati i carabinieri di Spoleto. I truffatori erano tre cittadini di nazionalità rumena. Nel corso della giornata numerosi cittadini avevano chiamato la centrale Operativa, segnalando la presenza di persone sospette. Un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile, perlustrando l’area indicata, ha così individuato ed identificato i tre stranieri, due uomini e una donna, che si trovavano in compagnia di un uomo del posto. I Carabinieri hanno così accertato che l’ignaro cittadino, convinto di aver fatto una buona azione, di fatto, era rimasto vittima di un consolidato stratagemma finalizzato alla truffa.
Il modus operandi era il seguente: i tre romeni, servendosi anche di una bambina di 2 anni, avevano finto di rimanere senza benzina e senza denaro per un contrattempo legato al blocco della loro carta di credito e avevano chiesto all’uomo, che si era offerto di aiutarli, della benzina e del contante per poter proseguire il proprio viaggio. Impietosito anche dalla presenza della piccola in una giornata calda, lo spoletino aveva accettato dei monili in oro in garanzia del denaro “prestato”. I militari hanno subito accertato che, dopo aver ricevuto la somma di 400 €, truffatori avevano consegnato all’uomo dei gioielli falsi. Per i tre stranieri, gravati da precedenti specifici, è scattata così la denuncia, mentre il denaro è stato restituito al legittimo proprietario.
Nell’ambito del medesimo servizio, nella notte tra sabato e domenica, i militari hanno notato un uomo che guidava in maniera pericolosa lungo le vie della città; sottoposto ad accertamenti tecnici, lo stesso è stato riscontrato positivo all’alcoltest e denunciato per guida in stato di ebbrezza, con il ritiro della patente di guida. Infine due giovani, trovati in possesso di una modica quantità di hashish per uso personale, sono stati segnalati alla Prefettura di Perugia come assuntori.