Spoleto, la discarica di Sant’Orsola è prossima alla saturazione

SPOLETO – La discarica di Sant’Orsola, dove vengono depositati i rifiuti indifferenziati del territorio della Valnerina e della Valle umbra sud, sta per esaurirsi: sono ancora disponibili soltanto 60mila metri cubi di spazio e c’è il rischio che possa saturarsi nel giro di un anno, tra fine del 2016 e i primi mesi del 2017. Un fatto preoccupante, evidenziato dall’Ati 3 dell’Umbria, dopo che il Tar regionale ha definito illegittima la maggiorazione di 10 euro a tonnellata richieste dall’Ati2 per lo smaltimento a Borgo Giglione a Magione. Una situazione che diventerebbe un’ emergenza che può essere evitata soltanto attraverso ulteriori accordi con l’Ati 1 e il sito di Belladanza, a Città di Castello, dove attualmente viene trasferita circa metà dell’indifferenziata prodotta a Foligno, Spoleto e comuni limitrofi, con ingenti costi di trasporto ma senza l’applicazione di incrementi bollati come illegittimi. Un accordo necessario anche perché, dopo un atteggiamento inizialmente possibilista, il Comune di Spoleto ha escluso la possibilità di riversare i rifiuti nell’ettaro e mezzo ancora libero a Sant’Orsola, discarica che secondo il Piano regionale per i rifiuti deve essere chiuso una volta giunto a esaurimento. Insomma senza accordi con Città di Castello si arriverà presto alla saturazione e all’emergenza.

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