Terni, annullato il Capodanno al Caos, scoppia la polemica

TERNI – Niente festa di Capodanno al Caos. La conferma arriva dagli organizzatori (Indisciplinarte, Stardust, Fat3 e Busthard’s Studio). L’iniziativa “Street art park” non si farà più. Un no che arriva dopo l’interrogazione presentata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle. Nell’interrogazione si chiedevano al Sindaco i permessi della Soprintendenza dei beni culturali per l’organizzazione della festa. Gli organizzatori della festa però si difendono ed attacano invece la classe politica dirigente “una classe che – secondo loro – blocca e lavora contro”.

Gli organizzatori poi tendono a specificare: “l’iniziativa si sarebbe tenuta nel rispetto di tutte le regole, il motivo dell’annullamento non è di natura tecnica, è che siamo stanchi. Siamo stanchi che una proposta di qualità che integra cultura pop e di nicchia sia costantemente messa sotto attacco. Siamo stanchi di subire danni di immagine e diffamazione da parte di chi dovrebbe fare il bene della città e dei suoi cittadini. Una iniziativa del genere non ha mai prodotto un utile rilevante per gli organizzatori, proprio per la sua natura di offerta artistica e non commerciale, è sempre stato, invece, un investimento sulla città a fronte di una spesa molto consistente”. Dal dispiacere poi si passa ai fatti: “chiediamo un incontro pubblico con la commissione Cultura del Comune di Terni e i capigruppo di tutti i partiti e le forze dell’ordine della città. Chiediamo che si apra urgentemente un confronto aperto sul tema cultura, intrattenimento e pubblica sicurezza”.

 

Il Movimento 5 Stelle invece aveva presentato nei giorni scorsi in consiglio comunale una richiesta a sindaco e giunta. Nel documento si chiedeva infatti se la soprintendenza dei Beni culturali fosse stata informata e abbia rilasciato regolare nulla osta per l’evento dato che, se l’afflusso di persone dovesse essere di un entità notevole, sarebbe anche da prevedere un adeguato piano di sicurezza in grado di impedire che vengano cagionati danni al museo o alle opere al suo interno. «Altri dubbi scaturiscono dal fatto che – prosegue la nota del Movimento Cinque Stelle – se un locale da ballo e da spettacolo, deve rispettare numerose stringenti prescrizioni, fra le quali l’ottenimento del certificato prevenzione incendi, ottemperando a rigorosi requisiti inerenti le uscite di emergenza, determinati regolamenti che normano l’affollamento e l’impiantistica, nonchè la sicurezza dei lavoratori e delle persone presenti, un idoneo contenimento dell’impatto acustico prodotto verso l’esterno, e non da ultimo i dovuti controlli per la somministrazione nei luoghi al di fuori della sede del bar, come può un museo avere tutte queste specifiche o essere adeguato anche solo per una notte?».

 

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